Belluno. Tredicesima per 140mila bellunesi ma... sempre più «povera»

(foto Pexels)
BELLUNO - Tredicesime in arrivo per il 70% dei bellunesi, 138.449 per l’esattezza, ma in tasca per i regali natalizi potrebbe restare ben poco per parecchi...

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BELLUNO - Tredicesime in arrivo per il 70% dei bellunesi, 138.449 per l’esattezza, ma in tasca per i regali natalizi potrebbe restare ben poco per parecchi lavoratori e pensionati. Nel dettaglio, secondo l’elaborazione dell’Ufficio Studi della Cgia di Mestre su dati Inps, 76.678 i lavoratori dipendenti e 61.771 i pensionati nella nostra provincia che di qui a pochi giorni e fino alla vigilia di Natale riceveranno un importo complessivo, che a livello veneto, si attesta attorno ai 3,7 miliardi di euro. Ma bisognerà fare i conti con i rincari del carrello della spesa, e soprattutto con la tassazione. Infatti, lo Stato Italiano, mediante la ritenuta Irpef richiesta ai contribuenti della nostra regione, incasserà entro fine anno, sempre secondo le analisi della Cgia, ben 1,2 miliardi di euro. E per i contribuenti proprietari di immobili inoltre, ci sarà da fare i conti a dicembre, con l’imposta da versare ai Comuni.


POTERE D’ACQUISTO
Il portafoglio dei bellunesi non sarà quindi particolarmente gonfio per le spese di fine anno dedicate al Natale. Luca Dal Poz direttore Confcommercio Belluno: «È solitamente novembre il mese più spinoso per le famiglie; ci auguriamo per dicembre che un rallentamento dell’inflazione e dei rincari energetici, possa restituire maggiore serenità ai bellunesi, e restituire quindi un Natale più sereno». «Una festività che rappresenta un momento topico per il commercio - prosegue il direttore dei commercianti - , perché il nostro comparto in questi mesi, ma in genere in questi anni è quello che ha patito di più, continua infatti un affanno che non ha respiro. Mi auguro che i consumatori diano forza anche al commercio di prossimità, riscoprano il gusto di andare a comprare nelle piccole botteghe dei nostri splendidi centri storici, dando così anche vita ai nostri paesi, dando altresì un adeguato biglietto da visita ai numerosi turisti che attendiamo come ospiti nel periodo natalizio. Le piazze e i centri storici delle nostre città e paesi si stanno proprio in questi giorni vestendo a festa, con numerose iniziative di intrattenimento che ci auguriamo possano essere gradite tanto dai residenti quanto dagli ospiti».


I REGALI
Visto l’andamento dei consumi registrato nella prima parte dell’anno, si stima infatti che l’ammontare complessivo della spesa destinata ai regali rimanga pressoché lo stesso del 2022, poco sotto al miliardo di euro a livello veneto; importo che rispetto a 15 anni fa, comunque, è dimezzato. E i conti in tasca, peraltro, li fa ogni famiglia: tra la spesa alimentare, riscaldamento, il pagamento delle bollette delle utenze, la rata del mutuo o finanziamenti, e gli acquisti di questi giorni con le varie offerte del black friday, pare tendenza ormai diffusa anticipare sempre più spesso a l’acquisto dei doni da mettere sotto l’albero e di conseguenza limitare gli acquisti di qui alle settimane successive. In secondo luogo perché in questi ultimi anni le famiglie hanno diminuito il budget destinato alle spese considerate accessorie, mentre potrebbe essere il settore alimentare a risollevare (almeno parzialmente) i consumi delle festività.


I DATI


A parziale bilanciamento dell’aumento delle spese, il volume economico complessivo delle tredicesime che verrà erogato nelle prossime settimane ai veneti è incrementato di mezzo milione di euro grazie all’aumento del numero dei dipendenti (83mila unità), e all’aumento (5%) del monte salari dovuto al rinnovo di importanti contratti di lavoro, mentre il taglio del cuneo fiscale per le retribuzioni lorde annue inferiori a 35mila euro ha un effetto limitato sulle tredicesime, nella misura di 2 punti percentuali. Va precisato che il numero dei dipendenti è di fonte amministrative ottenuto considerando i dipendenti pubblici, privati, lavoratori agricoli e domestici. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino