PADOVA - Sono arrivate a Padova dopo essere giunte a Malpensa in mattinata con un volo cargo decollato dall’aeroporto di Pechino le 300.000 mascherine di protezione e i 200...
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Il sindaco Sergio Giordani ha incaricato la società controllata Interporto Padova di occuparsi della logistica e dello sdoganamento del carico.
L’operazione, seguita personalmente a Malpensa dal Direttore Generale di Interporto Roberto Tosetto è stata completata in tempi record, e il carico è arrivato a Padova, su un camion di Cityporto verso le 17. “Grazie anche alla collaborazione con due società di spedizioni a Milano e a Padova siamo riusciti a eseguire immediatamente le pratiche – spiega Roberto Tosetto - ottenendo subito il documento T1 che ci ha consentito di caricare i colli sul nostro camion, completare lo sdoganamento e mettere a disposizione dell’Amministrazione il prezioso carico. Una operazione che è stata completata davvero in tempi record”.
Il consigliere comunale Carlo Pasqualetto ha mantenuto i contatti con la Municipalità di Guangzhou: “Ho fatto da ponte con loro - spiega - perché nei miei viaggi a Guangzhou ho avuto l’opportunità di conoscere personalmente il sindaco e da quegli incontri è nato il percorso di gemellaggio tra le due città. Spedire le mascherine in questo momento non è semplice e voglio ringraziare per l’aiuto anche il Console Italiano Lucia Pasquarelli e il professor Denis Bastieri che rappresenta la nostra Università nella metropoli cinese per l’aiuto concreto che ci hanno dato”.
Un ingente quantitativo delle 300.000 mascherine di tipo chirurgico (sottili e senza filtro) conformi alle normative europee, sarà immediatamente messo a disposizione del personale sanitario che è in prima linea nell’affrontare l’emergenza e ne ha urgente e costante bisogno: quindi degli ospedali padovani e delle altre strutture sanitarie, dei medici di base, dei pediatri, delle Forze dell'Ordine, di chi garantisce servizi essenziali, ai volontari che si occupano di anziani e persone fragili, delle istituzioni cittadine che svolgono servizi in prima linea a tutela e a servizio dei cittadini.
La restante parte della fornitura sarà distribuita ai padovani, con tempi e modalità che sono ancora in via di definizione e che saranno comunicate attraverso i media e il sito www.padovanet.it. I cittadini sono quindi invitati ad attendere le istruzioni in merito, senza subissare di telefonate gli uffici della Polizia Locale e dell’URP già sovraccarichi di lavoro in queste giornate difficili.
Il sindaco Sergio Giordani sottolinea: “Ringrazio il sindaco di Guangzhou per lo straordinario dono che mi ha fatto, accompagnato da una toccante lettera di vicinanza alla comunità, un dono rivolto a tutta la città di Padova. Anche il costo non indifferente della spedizione aerea è stato sostenuto dalla comunità di Guangzhou che ringrazio anche per questa ulteriore attenzione. Un grazie anche alla Agenzia delle Dogane che si è spesa totalmente per agevolare le pratiche di importazione e sdoganamento. In queste ore drammatiche, ogni aiuto per alzare una barriera tra noi e il virus, per proteggere per quanto possibile la cittadinanza, le categorie più esposte e quelle più a rischio é assolutamente decisivo. La solidarietà paga sempre e dobbiamo ricordarci che questa è una battaglia che non può conoscere steccati e confini. Io e Padova non ci siamo dimenticati di Guangzhou quando l’emergenza li riguardava e oggi che stiamo attraversando noi il momento più buio, arriva questo bellissimo gesto di generosità. Ora daremo i dispositivi in primis a chi è in prima linea. Medici di base, Pediatri, i nostri Ospedali, l’Istituto Oncologico, gli Operatori Sanitari, i Volontari, le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco, i Centri di Ascolto, i luoghi di assistenza dei più fragili e degli anziani, la Chiesa. Poi, appena possibile, troveremo anche il modo per darne ai cittadini, au quali chiedo sin da subito di non chiamare i recapiti telefonici del Comune e delle altre autorità. Quando saremo pronti daremo la più ampia diffusione dei luoghi e delle modalità per reperirle fino a esaurimento. Ricordo a tutti che qualsiasi dispositivo di protezione non è sufficiente da solo a superare questa emergenza: bisogna solo e anzitutto rispettare le regole alla lettera per proteggerci dall’epidemia. Chi può deve stare a casa il più possibile” Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino