TREBASELEGHE - «Ti ho amato fin dal primo giorno della mia vita. Lo so che non è facile il ruolo della mamma, ma io ho cercato e ho fatto l’impossibile per farti felice. Non...
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Sono le parole, in queste ore, della mamma della diciasettenne di Trebaseleghe che il 18 novembre scorso si è presentata in ospedale a Camposampiero con una emorragia in corso: poco dopo, il ritrovamento in una piccola buca vicino a casa di un fagottino, pareva un feto, si è poi rivelato una bimba già formata. Un aborto indotto farmacologicamente, la ragazzina potrebbe essere stata aiutata dal fidanzato, S.A., di 18 anni, trevigiano. Ieri il risultato dell’autopsia: almeno una decina di ferite, profonde, da arma da taglio, forse inferte con un coltello, ma potrebbe trattarsi anche di una forbice.
Ma sono toccanti anche le parole che la figlia rivolge alla madre attraverso facebook: «Quando ero piccola fingevo di non ascoltare quel che dicevi sembrava così banale, ho fatto sempre il contrario di quel che hai detto perché nella vita per capire bisogna sbagliare, ed ho capito già da tempo quanto sei preziosa. Ho preso la mia strada e voglio che tu sia orgogliosa, mi hai dato la vita, mamma grazie per ogni cosa. Grazie mamma, per essere la prima ad aiutarmi. A dirmi che mi ami più della tua stessa vita. A consolarmi quando mi vedi piangere, perché anche se tento di nasconderlo sai che nel profondo sono morta...».
Il Gazzettino