UDINE - La polizia di Udine ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto tre sospettati per l’aggressione del cittadino bengalese ferito con una coltellata al collo durante...
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Secondo l’accusa, a carico degli indagati sussistono gravi indizi, ricavati dalle immagini delle telecamere della zona e dalle parole riportare della vittima stessa, che ha fatto i nomi dei suoi tre aggressori al fratello prima di perdere i sensi. Due dei tre presunti aggressori si erano poi resi irreperibili subito dopo il fatto e sono stati rintracciati solo ieri dalla Squadra Mobile di Udine che conduce le indagini, motivo per cui il pm titolare del fascicolo ha ravvisato il pericolo di fuga e ritenuto necessario disporre il fermo. All’arrivo in ospedale la vittima era in grave pericolo di vita a causa della ferita al collo e solo una tempestiva operazione chirurgica eseguita al Santa Maria della Misericordia di Udine - cui è stata sottoposta immediuatamente - ha consentito di scongiurare il peggio.
E il questore "chiude" il bar
A seguito dal grave fatto di sangue, la polizia ha “chiuso” per 60 giorni un locale della zona della stazione di Udine, davanti al quale si è verificata l’aggressione, il Pulmann Bar. Il provvedimento di sospensione temporanea della licenza è stato firmato dal questore di Udine Claudio Cracovia ai sensi dell’articolo 100 del testo unico in materia di ordine e sicurezza pubblica. Il provvedimento fa seguito anche ad alcuni controlli eseguiti nel locale negli ultimi tempi che avevano portato a trovare all’interno dell’esercizio pubblico diversi soggetti già gravati da pregiudizi. Il provvedimento è stato notificato al titolare del locale nel tardo pomeriggio di ieri dalla Squadra Volante. Il bar era già stato soggetto a due chiusure temporanee, ciascuna di 15 giorni, nel marzo 2014 e nel gennaio di quest’anno. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino