Travolto dalla porta: ci sarà l'autopsia, indagato l'amministratore di condominio

Il giorno del dramma in Corso del Popolo
PADOVA - È stata disposta l’autopsia sul corpo di Diego Luison, il titolare dell’omonima ditta di traslochi morto schiacciato dalla porta del palazzo di Corso...

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PADOVA - È stata disposta l’autopsia sul corpo di Diego Luison, il titolare dell’omonima ditta di traslochi morto schiacciato dalla porta del palazzo di Corso del Popolo 1 venerdì nel primo pomeriggio, mentre con un suo operaio stava portando in un appartamento un divano letto. Sul fatto la procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Nel registro degli indagati è stato iscritto l’amministratore di condominio Armando Victorino Rinaldi anche quale atto dovuto in modo tale che legali e tecnici del professionista possano partecipare agli accertamenti irripetibili, come appunto l’autopsia che verrà eseguita domani. Sulle cause della morte dell’imprenditore non ci sono dubbi: la porta lo ha colpito con violenza alla testa tanto da non lasciargli scampo. Quello che però l’esame del medico legale potrà definire è la posizione con cui la porta l’ha colpito e quindi far luce su quale componente abbia ceduto. Secondo i rilievi tecnici dei pompieri, sarebbe il primo perno quello che ha ceduto, provocando la tragedia. Per confermare questo, dunque, il pubblico ministero Andrea Zito ha disposto l’autopsia sul 70enne nato a Santa Maria di Sala ma da decenni residente a Padova. 

Il fatto

La dinamica dell’incidente è chiarissima, anche perchè la tragedia è avvenuta sotto gli occhi degli impotenti testimoni. Entrando nell’androne portando un divano letto all’interno, una delle pesanti porte di legno si è scardinata e ha colpito violentemente il titolare della ditta alla testa. Si tratta di una porta che pesa più di un quintale: il trauma non gli ha lasciato scampo, fracassandogli il cranio. Luison si è accasciato a terra in una pozza di sangue. Sconvolto il collega dall’altro capo del divano non ha potuto trattenere un urlo. Ha chiesto aiuto, gli altri colleghi operai sono intervenuti e pure i passanti. Sono corsi giù anche i proprietari dell’appartamento, ma nessuno poteva fare qualcosa per lo sfortunato titolare della ditta di trasporti cui aveva dato orgogliosamente il suo nome. Oltre ai soccorritori del Suem, sono intervenuti i carabinieri di Padova Principale, guidati dal Luogotenente Giovanni Soldano, che hanno proceduto a raccogliere le prime testimonianze e a eseguire i rilievi, la polizia locale, che ha bloccato il tram e deviato il traffico, e i vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza il portone ed eseguito i primi accertamenti tecnici. Su disposizione del magistrato di turno, la porta e i cardini sono stati sequestrati. Sul posto anche lo Spisal e i periti dell’assicurazione che era stata stipulata per il palazzo dall’amministratore condominiale, anche lui giunto poco dopo sul posto della tragedia. «Non capisco come sia stato possibile - aveva evidenziato il professionista - all’interno quelle porte hanno dei tiranti assicurati al muro che le tengono su, non riesco a capire come sia potuto succedere una cosa simile».

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Il Gazzettino