MARTELLAGO - Travolto da un'auto lungo la Valsugana a Levico: per Franco Lazzaro, 58 anni di Olmo di Martellago, in sella alla sua Honda Cbr 1000 non c'è stato...
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LA DINAMICA
La Honda, come raccontato da alcuni testimoni, prima dello scontro aveva sorpassato alcuni mezzi che procedevano verso Borgo, ma non avrebbe superato i limiti di velocità. In quel tratto la strada è a sole due corsie e si allarga a quattro corsie solo qualche centinaio di metri più avanti verso Campiello. Il punto in cui è avvenuto lo schianto mortale è conosciuto come pericolosissimo: attraversare la strada è consentito (c'è la linea tratteggiata) ma è una manovra rischiosa. I soccorsi sono stati subito chiamati dagli automobilisti che seguivano la moto e che si sono trovati davanti a una scena drammatica: da una parte la Honda rovesciata sull'asfalto e, a un paio di metri, il corpo immobile del motociclista; dall'altra l'automobile con il conducente sotto shock. Due medici che si trovavano in coda con le loro auto hanno immediatamente prestato i primi soccorsi.
IL BLOCCO
Intanto dalla centrale operativa di Trentino Emergenza sono stati allertati l'elicottero e l'ambulanza, mentre sul posto si sono subito portati i vigili del fuoco volontari di Levico gli agenti della polizia locale dell'Alta Valsugana e, per la gestione del traffico, anche la polizia stradale di Trento. La statale è stata chiusa in entrambe le direzioni fino alle 19. Sono stati minuti lunghissimi in cui i soccorritori hanno tentato di far ripartire il cuore di Lazzaro: troppo gravi i traumi riportati nell'impatto contro l'auto e nella caduta sull'asfalto. Al termine delle manovre di rianimazione, sul corpo dell'uomo è stato pietosamente steso un telo bianco. La salma è stata poi ricomposta nella camera mortuaria di Levico. Agli agenti della polizia locale è toccato il compito di avvisare i familiari, arrivati in serata in Trentino per il riconoscimento ufficiale.
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Il Gazzettino