Torreglia. Travolto dall'albero che stava tagliando, giardiniere gravissimo: rischia di perdere le gambe

Albero (foto Pexels - Karolina Grabowska)
TORREGLIA (PADOVA) - Resta travolto dalla pianta che stava abbattendo ed ora è ricoverato in gravi condizioni presso l’Ospedale civile di Padova. Solo la prontezza di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TORREGLIA (PADOVA) - Resta travolto dalla pianta che stava abbattendo ed ora è ricoverato in gravi condizioni presso l’Ospedale civile di Padova. Solo la prontezza di spirito del figlio ha contribuito a salvare la vita ad un vivaista di 61 anni di Galzignano, travolto dal pesante tronco di un cedro destinato ad essere tagliato. Il fatto è avvenuto qualche giorno fa, all’interno del parco di una villa di via Ferruzzi, a Luvigliano. Fabio Menato, 61 anni, titolare di un’azienda specializzata nella manutenzione del verde e dei giardini, ed il figlio ventiduenne Marco, neo diplomato all’Istituto agrario, avevano raggiunto mercoledì scorso l’immobile di proprietà dell’Istituto per il Sostentamento del Clero padovano, dove erano stati chiamati per effettuare alcuni lavori di manutenzione delle piante ad alto fusto. Padre e figlio, che davano vita ad un’azienda famigliare di giardinaggio con sede a Galzignano in De Gasperi, erano più volte intervenuti per operazioni analoghe in zona ed erano apprezzati come giardinieri esperti.

LA DINAMICA

L’ordine impartito dalla proprietà era quello di mettere con le radici all’aria un cedro, probabilmente malato, per il quale si temeva che la precaria staticità potesse causarne il crollo. Dopo aver cominciato con il taglio di alcuni rami, il sessantunenne, con l’assistenza del figlio, aveva cominciato ad “attaccare” il tronco. Nel corso della fase più delicata dell’abbattimento si è sfiorata la tragedia. «Mio padre – ha spiegato il figlio Marco - dopo aver segato il pesante tronco del cedro, aveva cercato di agganciarlo per portarlo a terra. Ma improvvisamente la traiettoria di caduta del pesantissimo fusto è oscillata dalla parte opposta. L’albero così è caduto proprio nella direzione in cui mi padre si stava allontanando, travolgendolo in pieno». La scena raccapricciante è avvenuta sotto gli occhi del figlio ventenne, capace tuttavia di mantenere la calma e la freddezza nel portare i primi soccorsi al padre. La morsa del tronco tuttavia era pesantissima. Ed il giovane non ha potuto fare altro che chiedere disperatamente l’intervento di un mezzo del 118 che è accorso dopo pochi minuti. Il giardiniere è stato liberato dalla tremenda morsa che lo imprigionava solo dopo un delicatissimo intervento dei Vigili del Fuoco anch’essi accorsi insieme all’equipe medica. Quindi stato caricato quasi privo di conoscenza sull’ambulanza che a tutta velocità ha raggiunto l’Ospedale di Padova. Nel reparto di rianimazione le sue condizioni sono state giudicate gravissime. Il prodigarsi dei medici tuttavia è stato tale da scongiurare le più gravi conseguenze dall’incidente. Ora il sessantunenne resta comunque ricoverato al Monoblocco del nosocomio patavino, dove gli è stato riscontrato lo schiacciamento delle gambe e del bacino e delle lesioni polmonari. Le lesioni riportate sono di gravità tale che i sanitari non possono per il momento scongiurare la perdita della mobilità degli arti inferiori. Nel luogo dell’incidente, assieme ai mezzi di soccorso, sono arrivati anche i carabinieri della Compagnia di Abano per una prima sommaria indagine sulla dinamica dell’incidente. Quali siano stati le cause che possono aver indotto il tronco a precipitare travolgendo il giardiniere, lo chiariranno anche i tecnici dello Spisal, anch’essi arrivati in sopralluogo presso la villa di Luvigliano per i rapporti di rito.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino