Trattativa Iras: un pool di esperti al lavoro per la soluzione. Spiragli anche in Comune dopo l'incontro tra sindaco e i capogruppo del Consiglio

Casa Serena a Rovigo
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ROVIGO - A margine dell'inaugurazione del nuovo reparto a misura di emergenze all'Ospedale cittadino, l'assessore regionale alla sanità e al sociale, Manuela Lanzarin ha detto di essere impegnata nel salvataggio dell'Iras. «Cè un tavolo tecnico aperto, con professionisti di vario rango che stanno analizzando la situazione. Una volta raccolti tutti i dati, mi saranno esposte le possibili soluzioni - ha precisato -. L'obiettivo della giunta regionale è quello di salvaguardare questa struttura, che è importantissima, visto che serve 280 famiglie. Dunque quasi 300 persone vengono seguite, assistite e prese in carico, in quanto l'Iras è la loro casa. Non va dimenticato c'è anche a un tessuto lavorativo molto significativo legato alla casa di riposo rodigina».

Il vice sindaco Roberto Tovo ha auspicato di potersi sedere ancora al tavolo di trattative. «Il Comune di Rovigo conferma la propria disponibilità. Per questa ragione restano accantonate sul bilancio, le cifre che potrebbero essere utili a salvare l'Iras. E nostro interesse ritornare su un accordo e che si possa avere la sostenibilità giuridica dell'atto».

IL CONFRONTO

In serata - in Municipio - c'è stato un incontro tra il sindaco Gaffeo e i capogruppo in consiglio comunale dal quale è emerso che «un confronto costruttivo e unità sinergica possono essere un passo avanti per cercare di giungere a una soluzione nel "caso Iras", che tanto scalda la politica, il mondo del lavoro e i 280 utenti della grande struttura socio-sanitaria di Rovigo.

Il tutto è avvenuto su richiesta del consigliere comunale Antonio Rossin, mancavano Moretto e Maniezzo, ma sembra che il dialogo sia stato costruttivo e che abbia permesso di tracciare una linea comune da seguire. Secondo proprio Rossini «è opportuno che per certi valori di cura e assistenza, oltre che affettivi, si escludano definitivamente personalismi e azioni di propaganda, per cercare azioni concrete che siano tese a una possibile soluzione dell'annosa questione. Ho apprezzato il fatto che il sindaco Gaffeo abbia accolto la richiesta per questo incontro e anche che tutte le forze politiche locali sia siano dette concordi nelle possibilità di dialogo».

NUOVA STRADA

Nella riunione è stato ipotizzata la strada di un confronto attivo e costruttivo prima di tutto con i tecnici locali, ma anche con referenti regionali ed eventualmente nazionali, in un clima di dialogo aperto e possibilista. Dopo la fase degli scontri, sembra davvero poter arrivare quella delle ipotesi percorribili, con l'idea strategica di cercare un reale confronto tra tutte le forze in campo. Forse l'unica possibilità per provare a giungere a una soluzione di questa questione che si protrae ormai da troppo tempo è quella di sedersi fianco a fianco e valutare ogni dettaglio in vista di uno scioglimento di questo rompicapo. Rossini ha aggiunto che «questa è una fase ancora embrionale del lavoro, ma la speranza è quella di trovare elementi concreti da valutare o proporre, per arrivare alla data del prossimo 7 agosto con elementi precisi e concreti su cui confrontarsi».

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Il Gazzettino