Rivoluzione nel trasporto pubblico: per la prima volta il Polesine si affida alla gara d'appalto

Bus a Rovigo
ROVIGO - Il capoluogo polesano come Belluno sul fronte del trasporto pubblico locale. È quello a cui punta la Provincia di Rovigo nella partita del futuro del servizio che...

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ROVIGO - Il capoluogo polesano come Belluno sul fronte del trasporto pubblico locale. È quello a cui punta la Provincia di Rovigo nella partita del futuro del servizio che sta proseguendo il proprio iter verso l'affidamento tramite gara d'appalto. Gara che in Polesine non è mai stata fatta prima e che, quindi, segnerà una vera e propria svolta. Ogni settimana i tecnici in forze al Comune capoluogo e a Palazzo Celio si riuniscono per condividere il percorso da seguire e gli aggiornamenti con Simone Gragnani, super professionista nonché amministratore unico della società Tta - Trasporti territorio ambiente alla quale le due amministrazioni, comunale e provinciale, hanno affidato l'incarico di compiere lo studio che disegnerà il nuovo volto del trasporto pubblico in Polesine.

PERCORSO A TAPPE
Le tappe del percorso, infatti, sono state stabilite dal Gant, documento che supporta il progetto di affidamento del servizio, approvato dal consiglio provinciale a inizio gennaio. E il percorso, stando a quanto riferisce il presidente di Palazzo Celio Enrico Ferrarese, è perfettamente nei tempi. Non ci sono ritardi, quindi: la pubblicazione del bando è prevista a giugno 2023 e l'aggiudicazione dopo 8 mesi. L'avvio del nuovo contratto di servizio, che richiede il tempo da lasciare all'aggiudicatario per poter essere operativo con l'acquisto di bus e logistica, avverrà, invece, a dicembre 2024. All'interno del percorso, qualche ostacolo da superare si è presentato.

OSTACOLI SUPERATI
Uno di questi, per esempio, è stato l'innalzamento dei fabbisogni standard deciso a livello nazionale e che, secondo i calcoli degli addetti ai lavori, ha rischiato di esporre il servizio di trasporto pubblico extraurbano gestito dalla Provincia, di circa un milione di euro laddove attualmente è, invece, l'articolazione che risulta più sostenibile dal punto di vista economico, al contrario del trasporto pubblico urbano la cui gestione è in capo a Palazzo Nodari. Il problema, comunque, è già stato risolto. Secondo quanto riferisce il consigliere provinciale delegato a Mobilità e trasporti Lorenzo Rizzato, il problema del maggior "peso economico" del tpl extraurbano sarà risolto con l'ausilio della Regione, peraltro già coinvolta, in via informale, nella problematica.


«Il nostro tpl ha le stesse caratteristiche e parametri di Belluno spiega Però Belluno ha un flusso di turisti di maggiore impatto rispetto al Polesine ed è riconosciuta zona montana. Il che le fa ottenere maggiori finanziamenti». Palazzo Celio ha chiesto quindi alla Regione un adeguamento dei finanziamenti destinati al tpl polesano sulla base delle caratteristiche del territorio, anche considerando che il nuovo piano non prevede tagli alle corse extraurbane per risparmiare e, pare, che la Regione abbia intenzione di accordarlo. La formalizzazione non è ancora stata fatta ma il tempo per farlo c'è dato che l'adeguamento entrerebbe in vigore a partire dall'entrata in vigore del nuovo servizio e non prima.
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Il Gazzettino