Trasporti green in Polesine: arrivano gli autobus 100% elettrici e le corse a chiamata

I pullman elettrici nuovi di zecca sotto le torri medievali di Rovigo
ROVIGO -  Per centrare nei trasporti pubblici gli obiettivi di ecosostenibilità, efficacia ed efficienza, BusItalia Veneto introduce in sette linee del trasporto...

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ROVIGO -  Per centrare nei trasporti pubblici gli obiettivi di ecosostenibilità, efficacia ed efficienza, BusItalia Veneto introduce in sette linee del trasporto pubblico extraurbano polesano sei nuovi bus al 100% elettrici di ultima generazione. E da sabato prossimo debutta a Rovigo la sperimentazione di QuiBus, nell’ambito dei finanziamenti nazionali 2022-2024 per i servizi di sharing mobility, che hanno portato la Regione ad assegnare al Polesine 158mila euro nell’intero triennio. Così, la rivoluzione dei trasporti pubblici comincia, con QuiBus, dal capoluogo e riguarda le linee urbane 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 9 barrato e 12, dove tra le 15.30 e le 20.30 (la cosiddetta “fascia oraria di morbida”) il servizio diventa su prenotazione, tramite la app QuiBus o telefonando, tra le 7 e le 200, al numero verde 800184766.

La prenotazione costa 50 centesimi, mentre il biglietto (a 1,70 euro) su queste corse “a chiamata” non si paga. E resterà gratuito almeno fino all’esaurimento dei fondi assegnati ai progetti finanziati di sharing mobility, che porteranno dal prossimo giugno il servizio sperimentale a chiamata”anche per raggiungere le spiagge di Rosolina Mare, e probabilmente pure quelle di Barricata, in aggiunta al confermato servizio estivo Bus&Bici, sempre su prenotazione, per spostarsi nel Delta del Po con la propria bicicletta.

I COMMENTI
«Si realizza una convergenza istituzionale nel fare scelte coraggiose, che sostituiscono servizi ordinari con servizi a chiamata. Il messaggio è: “Lascia a casa la macchina perché ti prendi l’autobus a 50 centesimi”», ha spiegato il direttore operativo di BusItalia Veneto, Aldo Paribelli, all’Urban digital center Innovation lab di Rovigo, durante la presentazione dei nuovi bus elettrici e del servizio a chiamata QuiBus. Che, ha sottolineato Paribelli, «non è un servizio taxi, ma dà garanzia di arrivo del servizio, e di raggiungere la destinazione all’orario previsto. Un servizio precursore in Italia, per caratteristiche innovative».

Per il sindaco di Rovigo, Edoardo Gaffeo, «la nuova tipologia di mezzi che entrano nella flotta, insieme alle linee guida del progetto sperimentale per il trasporto pubblico urbano, rappresentano un momento storico. La prospettiva è che questa sperimentazione possa avere base stabile».
La ripartizione dalla Regione di fondi nazionali per i servizi sperimentali di sharing mobility ha assegnato al bacino territoriale ottimale di Rovigo 51.475,63 euro nel 2022, 52.510,40 euro quest’anno e 53.545,18 euro nel 2024. E per la doppia presentazione di ieri «c’è motivo per cui essere davvero orgogliosi» perché, ha spiegato il presidente della Provincia Enrico Ferrarese, «il trasporto pubblico è sempre stato un tema spinoso, ma grazie all’azione comune stiamo finalmente dimostrando che quello che un tempo si immaginava difficile, ora ha una soluzione adeguata, sostenibile e a portata di mano, calibrandola alle esigenze effettive. BusItalia si è sempre dimostrata un partner propositivo».

Hanno espresso grande soddisfazione anche il consigliere provinciale con delega ai Trasporti Lorenzo Rizzato, che ha ripercorso i passi compiuti dall’amministrazione di palazzo Celio negli ultimi due anni per la mobilità sostenibile («Un passo alla volta costruiamo un Polesine migliore», ha detto), e l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti del Comune di Rovigo Mattia Milan. Che ha aggiunto: «QuiBus Rovigo sarà svolto con minibus: con questa sperimentazione stiamo ponendo le basi per evitare che ci siano bus vuoti».


Le informazioni di dettaglio su QuiBus Rovigo sono disponibili sul sito Internet www.fsbusitaliaveneto.it.
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Il Gazzettino