Sconfitto il fronte della chiusura, tornerà il treno da Sacile a Gemona: ecco i tempi del progetto

Un treno fermo alla stazione di Aviano
C’è chi addirittura la vorrebbe chiudere. Chi la considera uno spreco, un investimento inutile, un disagio che fa imprecare quando la si incontra lungo la strada....

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C’è chi addirittura la vorrebbe chiudere. Chi la considera uno spreco, un investimento inutile, un disagio che fa imprecare quando la si incontra lungo la strada. Invece da ieri la ferrovia Sacile-Gemona avrà una nuova vita, con orizzonte temporale il 2023. Attenzione, non è un caso che ad essere citata sia tutta la tratta, e non solo la Sacile-Maniago, perché il piano della Regione prevede la riapertura totale, da capolinea a capolinea. 


IL CONFRONTO


Ieri sono state poste le basi, adesso bisognerà lavorare, ognuno secondo le proprie possibilità. Il vertice, a distanza, è andato in scena tra i sindaci dei Comuni coinvolti (presente anche Sacile con Carlo Spagnol), la società Rfi che gestisce l’infrastruttura e il gruppo tecnico della Regione. Sono stati stabiliti due step temporali: prima la riapertura della linea fino a Pinzano, poi il completamento dell’opera fino a Gemona, dove tornerà l’interconnessione storica con la linea Pontebbana, quella che dal nodo di Udine porta fino a Tarvisio e poi in Austria. Ma non sarà tutto scontato, perché di lavoro da fare ce ne sarà tanto. Un conto, infatti, è far transitare un treno storico di tanto in tanto, utilizzando le stazioni abbandonate solo come punti d’appoggio. Un altro, invece, è tornare al trasporto pubblico locale, con la necessità di attrezzare anche fermate che di fatto non esistono più da molti, troppi anni. 


LA STRADA


«Una bella notizia», ha commentato Pizzimenti riferendosi al progetto di riapertura totale della Sacile-Gemona. Ora servirà prima di tutto uno studio sui possibili flussi di passeggeri, tenendo anche conto di realtà come Roncadin e Cimolai che stanno già dialogando con la Regione e che spingono per il potenziamento del trasporto. Quanto alle stazioni, del tema se ne occuperà Rfi, anche se si tratta di una materia delicata: i Comuni spingono affinché le fermate siano dotate almeno di un bar. Non sarà semplicissimo, considerati le norme e gli investimenti. Solo Sacile e Gemona, ora, sono attrezzate. 


ATTRAVERSAMENTI


Ieri si è discusso anche di un tema sempre caldo, cioè quello degli attraversamenti regolati da passaggio a livello. A Sacile è un tema storico, visto l’imbuto che si crea sulla Pontebbana a San Liberale. «Da noi - ha spiegato Carlo Spagnol - non c’è una viabilità alternativa. Per questo abbiamo insistito sul sottopasso». Un incontro in questo senso è previsto a ottobre. Si annuncia come decisivo. Un progetto del 2019, che ora sarà rispolverato, prevede invece l’eliminazione di 24 dei 54 passaggi a livello lungo la Sacile-Gemona, 14 dei quali solamente nel comune di Aviano. 


TURISMO


Infine il treno storico, che parte della sua fortuna prima della pandemia se l’era guadagnata proprio lungo la Sacile-Gemona. I convogli a tema torneranno a partire dal 2022, nella speranza che il Covid lasci spazio all’iniziativa. Impossibile, invece, anticipare i tempi e organizzare anche poche corse per l’autunno imminente. 

 

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Il Gazzettino