Nuova ordinanza anti ressa: a Treviso Conte ripristina i varchi pedonali di accesso

Le transenne in Calmaggiore durante i controlli della polizia locale
TREVISO - Le transenne ai varchi pedonali d’accesso al centro storico diventano operative. Sabato pomeriggio, per esempio all’imbocco del Calmaggiore, saranno...

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TREVISO - Le transenne ai varchi pedonali d’accesso al centro storico diventano operative. Sabato pomeriggio, per esempio all’imbocco del Calmaggiore, saranno fisicamente piazzate. Ma, inizialmente, senza controlli fissi. Nel momento in cui la folla diretta verso piazza dei Signori dovesse essere così numerosa da non consentire più il mantenimento delle distanze, accanto alle transenne arriveranno gli agenti della polizia locale e i volontari della Protezione Civile per contingentare gli ingressi. In poche parole: bloccare l’accesso fino a quando la mole di persone nel cuore del centro storico non sarà ritenuta più un rischio. Stessa cosa verrà fatta in altri cinque punti della città. Dopo la sperimentazione di metà dicembre tornano quindi i check point che da domani saranno strutturali, ufficializzati da un’ordinanza che oggi verrà pubblicata all’albo pretorio di Ca’ Sugana.


LA DIRETTIVA
I “posti di filtraggio” sono stati confermati. Le transenne verranno messe in Calmaggiore (lato Duomo); in via XX Settembre (lato piazza Borsa); a ponte San Martino (lato via Roma); via Sant’Agostino (inizio piazza Matteotti); in via Barberia (incrocio vicolo Barberia); in via Martiri della Libertà (incrocio via San Leonardo). Questi sei punti sono stati individuati per «deviare il traffico pedonale verso percorsi alternativi per raggiungere le zone centrali della città - spiegano dalla sede delle polizia locale - in modo da alleggerire il flusso pedonale e per evitare il più possibile la formazione di assembramenti, soprattutto, di natura statica». I flussi dei pedoni in arrivo verranno tenuti sotto controllo attraverso la rete della videosorveglianza. La sensazione è che i livelli di tolleranza saranno di molto più bassi rispetto alle scorse settimane, quando i vigili in giro per il centro badavano più che altro ad evitare la formazione di assembramenti e controllavano il rispetto dei divieti per gli avventori dei locali. Domani i controlli alle transenne scatteranno non appena le dimensioni della folla saranno appena più evidenti del solito.
ZONA STAZIONE
Inoltre la polizia locale ha confermato i maxi pattuglioni (5-6 vigili in divisa e a piedi) dalle 18 in poi per tenere sotto controllo la zona di via Roma e delle stazioni ferroviaria e dei treni. Una misura introdotta sabato scorso per tenere vigilare sui gruppi di giovani che, al sabato e alla domenica pomeriggio, si riversano in centro. E che ha funzionato. Questo fine settimana,  insomma, si replica.
IL VERTICE

Intanto ieri mattina il prefetto Maria Rosaria Laganà, assieme a vertici delle forze dell’ordine, ha esaminato l’ultimo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio dei Ministri per adeguare i controlli nel fine settimana: «In realtà - spiega il prefetto - quanto già facciamo è sufficiente. Nel fine settimana però intensificheremo la nostra presenza». Polizia e carabinieri schiereranno tutti gli uomini possibili per accertarsi che le norme anti-contagio vengano rispettate. Un occhio di riguardo verrà dato alla situazione nei locali e nelle piazze. Il prefetto vorrebbe evitare scene come quelle viste negli ultimi due fine settimana: «In certe occasioni c’è stata troppa gente negli stessi posti - ammette - purtroppo il fine settimana, soprattutto se alla vigilia di un possibile cambio di colore, viene considerato come l’occasione per l’ultimo slancio di libertà. Ma non è questo l’atteggiamento giusto. Si può uscire di casa anche senza andare per forza nei posti più frequentati o nelle ore considerate di punta. C’è bisogno di buon senso». E sullo sfondo l’attesa per una possibile stretta nei divieti: «Se il Veneto dovesse entrare nella fascia arancione - dice il prefetto - i controlli, ovviamente, cambierebbero. A quel punto dovremmo pensare a una “cinturazione” dei confini per controllare gli spostamenti tra comune e comune che sarebbero vietati. Ci adegueremo alle decisioni degli organi superiori».
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Il Gazzettino