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È una formula di legge quella di comunicare ai cittadini il senso e l’impatto di un progetto così importante come una linea di tram che andrà da Rubano a Vigonza. Così ha fatto il Comune attraverso dieci incontri nei quali i cittadini hanno potuto esprimere a tecnici e amministratori timori e proposte riguardo alla linea in progetto. Tutta la documentazione ora verrà trasmessa al Ministero.
LA VIABILITÁ
Il mezzo piace anche se qualcuno preferirebbe i bus elettrici ma è l’impatto sulla viabilità quello che preoccupa maggiormente i cittadini, soprattutto in tre punti critici: via Chiesanuova, corso Milano e i capolinea di Vigonza e Rubano. Proprio a Rubano nel quartiere Fornace, 150 firmatari chiedono di cambiare il percorso, spostandolo fuori dall’area residenziale. Ma c’è chi pensa che sia necessario anche ripristinare il Gra bocciato dalla Regione altrimenti il traffico sarà paralizzato.
POCO SPAZIO
Una delle osservazioni principali riguarda Chiesanuova dove la sezione stradale si dice sarebbe troppo stretta per le due corsie centrali del tram più una di marcia nei due sensi per le macchine, la banchina e il marciapiede. Si dovrebbe allargare la strada. Non solo, sparirebbero i parcheggi e i commercianti sarebbero penalizzati. Qualcuno vorrebbe aggiungere una fermata all’Alì, altri chiedono un parcheggio suppletivo alla Romagnoli. Anche l’ingresso in corso Milano è sotto tiro. Per evitare la crisi dei negozi si chiede l’adozione di parcheggi alla Prandina.
LA STANGA
Anche la Stanga non è soddisfatta del passaggio su via Anelli giudicato troppo stretto e chiede di far proseguire la linea lungo via Venezia senza deviare per la nuova questura. Molti chiedono ulteriori studi di previsione del traffico su questa zona sopratutto per via San Marco e via Friburgo.
Infine Vigonza. Alcuni residenti hanno proposto l’allungamento ad anello della linea con una “circolare” su Busa, Perarolo, Vigonza e Peraga. Il nodo più complicato da sciogliere resta il capolinea all’incrocio di Fs per Venezia, autostrada, tangenziale e strada statale. È troppo vicino al “fagiolo” e si chiede di spostarlo più a ovest fra via Andreon e il distributore di benzina.
L’ASSESSORE
«Sostanzialmente anche da questo documento emerge con chiarezza quello che sosteniamo da tempo: il tram ai padovani piace, ed è molto attesa una linea di trasporto rapido di massa - dice l’assessore alla Mobilità Andrea Ragona - Esistono dei legittimi dubbi e delle legittime richieste, anche puntuali. Ora la relazione diventerà un vero e proprio dossier, che verrà consegnato ai progettisti che ne dovranno tenere conto in sede di progettazione definitiva, trovando le soluzioni ottimali a tutti i temi affrontati. Dal dossier emergono con evidenza le questioni che hanno sollevato più critiche, dalla scelta del mezzo ai percorsi, e dal mio punto di vista questa è la risposta a chi strumentalizza la questione del trasporto pubblico, strategica per il futuro della città, a fini elettorali. Non una sola critica o obiezione è stata omessa. Questa è la dimostrazione di quello che è il nostro metodo di lavoro, trasparente e partecipato, che ascolta le persone. Una sostanziale differenza con chi lancia accuse e diffonde fake news con il solo scopo di seminare paure infondate».
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