Tram, svelato il nuovo progetto: 18 chilometri fra Rubano e Vigonza

Tram, svelato il nuovo progetto: 18 chilometri fra Rubano e Vigonza
PADOVA - Il tracciato di 18 chilometri e mezzo fra Rubano e Vigonza, la linea del tram più impegnativa e costosa, ha preso forma. Ieri è stato svelato in Comune il...

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PADOVA - Il tracciato di 18 chilometri e mezzo fra Rubano e Vigonza, la linea del tram più impegnativa e costosa, ha preso forma. Ieri è stato svelato in Comune il progetto definitivo, quello che un tempo era il “preliminare” ma che oggi ha assunto caratteristiche tecniche sofisticatissime e ultimative. Visto per la prima volta nel suo insieme presenta soluzioni avveniristiche che dovranno ottenere la Valutazione di impatto ambientale da parte della Provincia. Entro 80 giorni la risposta, poi Conferenza dei servizi e gara per l’appalto integrato entro l’estate. Affidamento entro dicembre e cantieri nell’estate 2024 per concludersi dopo due anni. Sono i tempi del Pnrr che ha concesso 238 milioni più 97 di fondi statali.


 

LE SOLUZIONI
Ogni punto “caldo” del percorso è stato adattato alle richieste dei cittadini nel corso del dibattito pubblico. In generale si nota una maggiore convivenza con le auto lungo tutto il tracciato. Il tram non “disturberà” alla fine chi vorrà muoversi con un altro mezzo, anche se sarà sfavorito dalla comodità del Sir 2.
 

LA CONVIVENZA
Il primo nodo è il ponte sul canale Brentella dove il tram passerà a centro strada e la circolazione sarà risolta con un “fagiolone” e una serie di semafori. Dato importante: non ci sarà più l’immissione a sinistra per chi arriva da via Sette Martiri. Venendo verso Padova scopriamo che in via Michieletti, a fianco della caserma Romagnoli, ci sarà un “baffo” che porterà a un capolinea intermedio con parcheggio da 150 posti. Più una strada di collegamento con via Pelosa, perché diventi a servizio di Tencarola, Cave, Brusegana.
Lo stesso cavalcavia di Chiesanuova avrà due distinte corsie per le rotaie e due per le auto (non era scontato). Anche l’ingresso su corso Milano sarà “promiscuo” e successivamente sarà mantenuto il doppio senso di marcia per i mezzi privati.
 

LE BICICLETTE
A proposito di biciclette è stato tenuto uno sguardo particolare alle piste ciclabili che correranno in pratica in parallelo per tutto il percorso. Due sopraelevate in particolare si annunciano spettacolari. Quella sul cavalcavia di Chiesanuova creata appositamente nel lato verso sud e quella parallela al cavalcavia S. Marco che sarà anche questa staccata e si eleverà dalla parte di via Friburgo che porta al nuovo cavalcavia Maroncelli.
 

CORSO MILANO
Pure in corso Milano è stato ricavato spazio per una ciclabile. Dunque avremo in successione: ciclabile, corsia promiscua, corsia riservata e corsia per le auto. Tram al centro con le banchine di sosta che guardano da un lato la ciclabile dall’altro la strada. L’assessore alla Mobilità, Andrea Ragona: «Sono stati preservati il più possibile i parcheggi a servizio delle attività commerciali e verrà mantenuto circa il 70% degli attuali. È stata anche ottimizzata la sezione stradale, permettendo di mantenere il doppio senso di marcia per i mezzi privati. Avremo quindi in uscita una corsia riservata per i mezzi privati e il tram su sede riservata, mentre in entrata la corsia sarà promiscua tram/mezzi privati. Sulla destra, ovvero lato hotel Plaza, saranno realizzati gli stalli di sosta, mentre sulla sinistra, lato Teatro Verdi, è prevista la realizzazione di una ciclabile protetta bidirezionale».
 

STAZIONE 
È la sfida più interessante per i progettisti (MM spa è la capocordata). Dall’esperienza milanese è uscito un sistema ad anello che ha il duplice scopo di evitare blocchi alle altre linee se un convoglio ha un guasto e di semplificare la vita ai passeggeri. Resteranno corsia taxi e carico/scarico. «L’intercambio vedrà 8 linee diverse su quel nodo» ha detto Diego Galiazzo ingegnere di Aps holding che sta seguendo il progetto. «È importante non avere interferenze». Alla Stanga il tram girerà per via Grassi e poi per via Anelli dove è stata aggiunta una fermata davanti alla futura Questura.
 

PONTE DI BRENTA 


A Ponte di Brenta sono state apportate modifiche richieste dai cittadini, come il mantenimento della rotatoria fra via Lago e via Nanni per l’uscita dalla frazione di S. Vito di Vigonza e la realizzazione di una nuova rotatoria in corrispondenza dell’ex capolinea dei bus di Ponte di Brenta davanti a villa Breda. Inoltre è stata aggiunta una fermata in prossimità della caserma dei carabinieri.

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Il Gazzettino