Transito di tir e mezzi pesanti, alleanza dei Comuni contro le "invasioni" dei centri abitati: Este chiude gli accessi

La proposta: monitoraggio dei passaggi sulle strade alternative e opere compensative dalla cementeria Buzzi-Unicem

Autotreni e tir nei centri storici, rivolta dei sindaci della Bassa Padovana
ESTE - Tre azioni concrete per controllare il traffico pesante: questo il risultato del tavolo convocato in Provincia. Per la Provincia, erano presenti il vicepresidente...

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ESTE - Tre azioni concrete per controllare il traffico pesante: questo il risultato del tavolo convocato in Provincia. Per la Provincia, erano presenti il vicepresidente vicario Vincenzo Gottardo, il consigliere delegato alla viabilità Marco Schiesaro e il consigliere con delega all'ambiente Fabio Miotti. Hanno partecipato anche Stefano Agujari Stoppa e Daniela Bordin, consiglieri espressione dei territori interessati e il geometra Andrea Tecchio.


Este era rappresentata dal sindaco Matteo Pajola e dall'assessore alla viabilità Alberto Fornasiero, Ospedaletto Euganeo dal sindaco Giacomo Scapin e dal vice Eduard Franchin; per Borgo Veneto, il sindaco Michele Sigolotto. I Comuni hanno concordato tre azioni: la prima prevede, in collaborazione con la Provincia, il monitoraggio del traffico pesante su Ospedaletto e Borgo Veneto. La seconda mette in agenda una riunione estesa ad altri Comuni della Bassa per redigere un documento congiunto a sostegno del prolungamento della Sr10-var, opera già finanziata nel tratto Carceri-Borgo Veneto.

NUOVA RIUNIONE
In ultima, il tavolo sarà riconvocato entro poche settimane, invitando Buzzi-Unicem a discutere di opere compensative per gli enti toccati dal transito dei camion. Sono stati Ospedaletto e Borgo Veneto a chiedere udienza in Provincia, dopo che Este aveva comunicato a luglio il mancato rinnovo della convenzione che consentiva il passaggio in centro dei mezzi pesanti diretti alla vecchia cementeria. Spiega il sindaco Pajola: «La deroga all'ordinanza del 1994 che vietava i camion in centro storico era concessa per le sole aziende con sede a Este. Da anni, lo stabilimento di via Caldevigo è chiuso e i mezzi di Buzzi passano solo perché Este è di strada tra le loro cave nel Vicentino e lo stabilimento di Monselice».
Per il vicepresidente Gottardo, «grazie al lavoro della Provincia, le amministrazioni sono addivenute ad una soluzione condivisa. Il tavolo si è svolto in un clima cordiale e di massimo rispetto».


Si toglie qualche sassolino il sindaco Scapin, secondo cui «Este ha mancato di galanteria istituzionale e non si è minimamente ravveduta per la sua mancanza di trasparenza. La decisione di non rinnovare la convenzione l'abbiamo appresa dalla stampa. Hanno avuto una visione feudale del problema». Smussa i toni il collega Sigolotto: «Avremo più attenzioni alla viabilità e investimenti sulle asfaltature. Alla Provincia chiedo risposte, perché viviamo in un'area che presenta criticità ambientali». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino