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TRIESTE - La Polizia di Stato, insieme alla Guardia di Finanza di Muggia, al Nucleo Polizia Ambientale di Trieste e alla Polizia Locale di Muggia ha smantellato un’associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di animali da compagnia e truffa. Le indagini hanno avuto origine da una segnalazione pervenuta dall’Ufficio Zoofilo del Comune di Trieste che, nel periodo luglio - settembre 2020, aveva registrato un’improvvisa e sproporzionata compravendita di cani di razza “barboncino” ad opera di alcuni soggetti residenti a Muggia. Gli accertamenti esperiti hanno portato gli investigatori ad identificare una sessantenne residente a Muggia che, coadiuvata dal figlio e dal nipote, aveva avviato un allevamento amatoriale, non formalmente registrato, attraverso il quale risultava aver ceduto, nell’arco di poco tempo, decine e decine di barboncini.
Ai cuccioli, generalmente recuperati nelle zone di confine tra Italia e Slovenia, venivano attribuiti certificati di razza falsi o riportanti indicazioni non veritiere allo scopo di aumentarne il valore di mercato e di favorirne l’acquisto da parte di acquirenti disposti a pagare anche svariate migliaia di euro per accaparrarsi i cuccioli. All’esito dell’attività investigativa sono stati rinviati a giudizio quattro persone e si è proceduto al recupero della tassazione dei proventi di natura illecita per una somma complessiva di circa 180mila euro.
Il Gazzettino