La banda albanese dello spaccio "industriale" di droga: eroina caramellata per clienti giovanissimi

PADOVA - Traffico e spaccio di droga: in corso da parte della Polizia di Stato arresti e perquisizioni tra Padova, Venezia e Modena. Quattordici gli indagati dalla Procura di...

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PADOVA - Traffico e spaccio di droga: in corso da parte della Polizia di Stato arresti e perquisizioni tra Padova, Venezia e Modena. Quattordici gli indagati dalla Procura di Padova – una “filiera" volta a soddisfare un'ampia platea di clienti nel territorio del capoluogo (spacciati oltre 47 chili di eroina in appena tre mesi). E' di 14 indagati, nove dei quali sottoposti a misura cautelare, il bilancio dell'operazione.

Dalle prime luci dell’alba di oggi, 25 febbraio, la Polizia di Stato della Questura di Padova sta dando esecuzione a delle misure cautelari personali disposte dal Gip di Padova nei confronti di un gruppo di soggetti gravemente indiziati, a vario titolo, di aver gestito un traffico di ingenti quantitativi di droga (eroina e cocaina).

Le indagini dirette dalla Procura di Padova hanno fatto emergere “uno spaccato di criminalità di elevato livello”. Alcuni soggetti di etnia araba già coinvolti in precedenti indagini relative al traffico di stupefacenti avevano messo in piedi un'organizzazione perfetta, con importanti contatti con cittadini albanesi, continuando così a gestire lo spaccio di droga nel capoluogo. Sequestrata una raffineria e più di 30 chili di eroina e cocaina.

Una «produzione e diffusione di droga su scala industriale»
Da ottobre ad oggi, per tutta la durata dell'osservazione e del pedinamento degli indagati, il lavoro della Polizia ha consentito di sequestrare droga (eroina «caramellata» e hashish) per un totale di 47 chilogrammi, pari ad un volume d'affari di 260 mila euro.

Banda di albanesi

La banda era formata da cittadini albanesi, che si occupavano di gestire il grosso degli arrivi di droga, maghrebini dediti allo spaccio al dettaglio, e italiani che facevano da ponte tra albanesi e africani. Nel corso delle indagini è stata anche sequestrata una raffineria della droga, da cui il gruppo si riforniva a Bosaro, in provincia di Rovigo. «Una delle ragioni di questa grande diffusione della droga è il fatto che il prezzo dell'eroina è crollato a causa della mancanza di acquirenti provocato dalle restrizioni anti Covid», ha affermato il capo della squadra Mobile Carlo Pagano.

Clienti giovanissimi


«Buona parte di questa droga è destinato ragazzi molto giovani, che con poco denaro, anche solo 5 euro, riescono ad acquistare il denaro - ha sottolineato il questore Isabella Fusiello - è per questo che continuo a sostenere che il contrasto alla droga va combattuto sicuramente dalla polizia ma serve una collaborazione a più livelli».

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Il Gazzettino