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TEOLO - Secondo i residenti che li vedono quotidianamente sfrecciare per i centri abitati di Tramonte e Praglia, sono almeno un centinaio al giorno. Ma a stabilire con maggior esattezza quanti sono effettivamente i mezzi pesanti che decidono di bypassare i Colli e ricollegarsi a Padova attraverso lo stretto pertugio della provinciale 25, toccherà agli speciali rilevatori elettronici che saranno installati a giorni dai tecnici di Palazzo Santo Stefano lungo il percorso. Dopo le proteste degli abitanti della zona, stanchi di vedere ciclisti e pedoni a repentaglio lungo la strada e dopo l'ennesima sollecitazione da parte del Comune alla Provincia per studiare alternative ad un percorso così pericoloso, qualcosa finalmente si muove nell'intasato perimetro viario circostante l'Abbazia di Praglia.
IL CONFRONTO
Il rilevamento dei volumi di traffico lungo la provinciale sarà quindi il prologo di un tavolo di lavoro che gli amministratori collinari chiedono da tempo, nella prospettiva di giungere quantomeno ad una redistribuzione del flusso dei mezzi pesanti sul territorio dei comuni contermini. «Dalla rilevazione che durerà qualche mese - ha sottolineato l'assessore ai Lavori pubblici, Matteo Turetta - non mi attendo altro se non la conferma dei timori dei cittadini, peraltro già testimoni di gravi incidenti. Per loro l'assalto del traffico, sin sotto alle porte di casa resta insostenibile».
IL CONFRONTO
«Il problema - ha spiegato il sindaco Valentino Turetta - è stato di recente argomento di confronto con il collega di Abano, Federico Barbierato. Se la provinciale non può subire allargamenti per non incorrere nel veto della Sovrintendenza che tutela la vicina Abbazia, è anche vero che la formazione di un tavolo di confronto con i comuni contermini può portare a soluzioni che siano di effettivo interesse comune. Se non ne fossi convinto, avrei già intercluso al traffico pesante la zona dei centri abitati, scaricando il problema su altri centri». Un giusto contrappeso nella distribuzione del traffico pesante che attraversa Tramonte e Praglia, in tal modo, potrebbe finalmente riservare una soluzione anche al pericolosissimo incrocio della Croce. Il crocevia che taglia a raso la provinciale 25 attende da tempo l'ok dei tecnici della Provincia per la realizzazione di una rotatoria. Ma sembra che lo spazio a disposizione non sia adeguato, continuando a mettere in pericolo gli automobilisti che escono alla cieca in uno snodo cosi pericoloso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino