Toulà: vicina la cessione del ristorante di Arturo Filippini

Arturo Filippini e il ristorante
TREVISO - All'età di 76 anni, e già in pensione, ha deciso di coinvolgere maggiormente i figli che del settore non sono di certo nuovi, piazzandoli in prima...

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TREVISO - All'età di 76 anni, e già in pensione, ha deciso di coinvolgere maggiormente i figli che del settore non sono di certo nuovi, piazzandoli in prima linea. Arturo Filippini, giunto a Treviso da Zavattarello in Oltrepo pavese nel lontano 1959, sarà il guardiano del nuovo corso che il ristorante di via Collalto, da sempre casa madre del gruppo Toulà che ha fatto conoscere la cucina trevigiana nel mondo, avrà dal prossimo maggio. Cambierà il nome: rimarrà semplicemente da Alfredo. Questo per il fatto che El Toulà potrebbe conoscere nuovi proprietari sotto la supervisione di Arturo che a fare il pensionato a tempo pieno non ci pensa. 


Arturo Filippini, cosa significa per lei El Toulà?
«La mia vita professionale. Sono entrato qui nel 1961, arrivato a Treviso nel 1959 quando mio fratello Piero (comproprietario dell'Incontro e scomparso lo scorso anno, ndr) fece da apripista e assieme si lavorò a Villa Condulmer a Mogliano, poi ho conosciuto Alfredo Beltrame ho varcato questa soglia. Non mi sono più mosso, qui è stata la mia vita».

Oltre ai molti ristoranti aperti nel mondo...
«Insieme abbiamo avviato nuovi locali, partendo da Cortina, ai tempi della bella gente, la Cortina con la C maiuscola, così è nata la catena Toulà, un nome facile poiché significa fienile in cortinese. Ma è stato il nome che ha accompagnato la catena dei ristoranti a Porto Rotondo, Roma, Milano al teatro Alla Scala, Monaco, Torino, Montecarlo, Firenze, Helsinki, Pechino, Tokyo, Toronto e il relais di campagna a Ponzano. Poi, dopo la morte di Alfredo nel 1984, ho proseguito da solo e sono ancora qui, ma ora servono anche forze fresche»...
 
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Il Gazzettino