Torvis: dopo 50 anni Parmalat chiude la produzione, resta il bar

Il Bar Bianco a Torviscosa
TORVISCOSA (Udine) - Alla si Torvis chiude il sito produttivo di Torviscosa dopo oltre 50 anni di attività e restano il "Bar Bianco" e la logistica. Lo ha...

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TORVISCOSA (Udine) - Alla si Torvis chiude il sito produttivo di Torviscosa dopo oltre 50 anni di attività e restano il "Bar Bianco" e la logistica. Lo ha comunicato la proprietà, Parmalat-Lactalis che chiude i battenti della produzione nella Bassa Friulana e trasferisce 20 lavoratori alle ex Latterie Friulane a Campoformido. La notizia è stata data alle organizzazioni sindacali e alle Rsu e quindi comunicata alle lavoratrici e ai lavoratori riuniti in assemblea sindacale. A Torviscosa resteranno lo storico "Bar Bianco" e la logistica, 14 dipendenti in tutto. 

 
Continua diminuzione dei consumi di latte fresco
«Parmalat comunica che non ci sarà nessun esubero di personale diretto e, forse, qualche demansionamento "volontario", a parità di retribuzione - spiega Claudia Sacilotto, segretaria regionale della Fai Cisl Fvg -; Parmalat prevede, inoltre, qualche ridimensionamento per il personale impegnato con la cooperativa e i "somministrati". La proprietà informa, infine, che a fronte del cambio delle abitudini alimentari italiane c’è una continua diminuzione dei consumi di latte fresco; quindi l’azienda ha ritenuto necessario concentrare le produzioni in Friuli su un unico sito, salvaguardando allevatori, marchi e soprattutto i lavoratori. L’amarezza, però, è davvero tanta perché la chiusura di una realtà produttiva è di per sé una sconfitta. Per tenere l’attività produttiva a Torviscosa, le lavoratrici e i lavoratori della Torvis, da anni, hanno saputo rispondere sia alla esigenza di sempre maggiore professionalità, e sia a una richiesta di sempre maggiore flessibilità». 
 
«Chi vocifera che per questo sito produttivo la strada era segnata da tempo non conosce per nulla la storia dell’attività sindacale svolta in tutti questi lunghi anni. C’è stato un continuo, dettagliato e sempre aperto confronto con la dirigenza, nel reciproco rispetto dei ruoli. Basti ricordare l’importante accordo di Gruppo del 2005 che ha impegnato l’azienda a sostenere i diversi marchi locali nei siti propri; è proprio questa intesa ha fatto sì che a Torviscosa nascesse la cosidettà "oasi felice". Nel dicembre 2001, a causa del crac finanziario del Gruppo, si temeva per il futuro di Parmalat e si ventilavano possibili trasferimenti di attività e chiusure sul territorio italiano. Il sindacato, insieme all’amministrazione regionale e comunale si è impegnato, con determinazione e senza clamori, affinchè Torvis continuasse la sua presenza e produzione in regione. Anche la stessa dirigenza ha saputo "ridisegnarsi", recuperando efficienze e attivando una nuova organizzazione del lavoro che ha portato a una professionalità sempre più elevata i propri dipendenti. Lavoratori capaci di essere polivalenti, duttili e flessibili, al punto che Torviscosa è diventata anche "il polmone" del gruppo nel caso di emergenze». Il sindacato proseguirà nel proprio lavoro vigilando affinchè ci sia continuità nella qualità del lavoro e del prodotto. 
 

«L’amarezza di questo momento e il sacrifico chiesto, potranno essere meno gravosi a condizione che il gruppo Parmalat-Lactalis, si impegni in questo territorio, continuando a valorizzare i marchi locali che racchiudono una storia come "Bar Bianco", cartina tornasole della qualità dei prodotti, e per fare sì che questa "oasi felice" continui a essere tale».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino