Pronto il regolamento, nei prossimi mesi aprirà alle visite la medievale torre Donà

La medievale torre Donà di Rovigo apre alle visite
ROVIGO È conto alla rovescia per la tanto attesa apertura al pubblico di torre Donà, nei giardini di piazza Matteotti. Il Comune ha infatti pronto il regolamento per...

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ROVIGO È conto alla rovescia per la tanto attesa apertura al pubblico di torre Donà, nei giardini di piazza Matteotti. Il Comune ha infatti pronto il regolamento per la gestione e l’accesso alla torre medioevale dalla cui cima si potrà ammirare la bellezza della città. «Manca ormai poco per la riapertura - ha annunciato ieri l’assessore ai Lavori pubblici e Urbanistica Giuseppe Favaretto - il regolamento è pronto, ora l’assessore agli Eventi procederà ai passaggi relativi alla gestione del servizio e della custodia dell’area».

A gestire le visite sarà probabilmente un’associazione che si occuperà anche di custodire gli spazi attraverso l’apertura e la chiusura dei cancelli. Entro l’estate, dunque, finalmente cittadini e turisti potranno salire sopra la torre medioevale, una delle più alte d’Italia, per osservare la città dall’alto.
I lavori di restauro della torre, realizzati grazie al contributo del Gal Polesine Adige di 195mila euro, erano terminati lo scorso dicembre. A seguirli il progettista e direttore dei lavori architetto Marco Bressanin e l’architetto Maddalena Meneghello della ditta Resinproget. Grazie al finanziamento del Gal, il Comune ha anche incrementato l’illuminazione dell’area sottostante dei giardini. In passato, infatti, proprio la mancanza di lampioni aveva reso la zona punto di ritrovo di spacciatori e malviventi. A fine anno, uno dei primi a salire in cima in occasione della chiusura del cantiere, era stato il sindaco Edoardo Gaffeo, che aveva definito la vista della città «davvero spettacolare». L’apertura al pubblico della torre era però stata successivamente rinviata a causa di problemi tecnici relativi alla scalinata. Le visite, secondo le disposizioni anche prima della pandemia, dovranno essere organizzate a piccoli gruppi per garantire le esigenze relative alla sicurezza emerse durante il collaudo.

In attesa di una data anche le celebrazioni dei 1100 dalla nascita del castello della città, che dovevano in parte svolgersi proprio a giugno, ma rinviate a causa dell’emergenza Covid. La seconda parte delle celebrazioni era prevista per ottobre. Per il momento, però, tutti gli eventi in programma in autunno non sono stati confermati, in quanto il loro svolgimento dipenderà dall’andamento della pandemia e dai successivi decreti ministeriali relativi all’organizzazione di eventi e manifestazioni con il rischio di assembramenti.
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Il Gazzettino