Torre di Mosto, il bambino di 12 anni investito in bicicletta sta meglio. La mamma in elicottero con lui: «Un miracolo»

Torre di Mosto, il bambino di 12 anni investito in bicicletta sta meglio. La mamma in elicottero con lui: «Un miracolo»
TORRE DI MOSTO - «Mio figlio sta meglio e presto potrà tornare a casa. Grazie a tutti per la vicinanza». È la stessa mamma del dodicenne coinvolto...

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TORRE DI MOSTO - «Mio figlio sta meglio e presto potrà tornare a casa. Grazie a tutti per la vicinanza». È la stessa mamma del dodicenne coinvolto nell'incidente di martedì mattina a Staffolo, dove hanno perso la vita due persone, a comunicare le condizioni del figlio, ancora ricoverato al Ca' Foncello di Treviso. Tutta la comunità era con il fiato sospeso: impresse ancora le immagini della bicicletta schiacciata dal camion, che poi si è scontrato con il furgone che proveniva dal senso opposto di marcia. «È un miracolo se è ancora vivo», aveva commentato il fratello, mentre guardava il luogo dell'incidente. E ieri la stessa mamma, che era voluta salire sull'elicottero che trasportava il figlio a Treviso per non lasciarlo solo neppure per un istante, ha voluto tranquillizzare tutti. I messaggi che arrivano a familiari e amici sono, dunque, confortanti. Il ragazzino si è risvegliato, è cosciente, riesce a dire anche qualche parola; insomma, risponde bene alle cure cui è stato sottoposto e fra qualche giorno potrebbe già lasciare l'ospedale e raggiungere i familiari.

CONDIZIONI GRAVI

Rimangono gravissime invece le condizioni di Endj Benedini, 30 anni, originario di Annone Veneto, ma residente a Mure di Meduna di Livenza, ricoverato all'ospedale dell'Angelo di Mestre. È uno dei tre operai della ditta Sbp Impianti di Annone, che si trovava nel furgone che si è scontrato con l'autobetoniera. Il sindaco di Annone, Victor Luvisotto, si è detto «sconvolto per l'accaduto, che purtroppo si ripete ogni giorno sulle nostre strade».

LO SCHIANTO

L'incidente poco dopo le 7.30 di martedì. Il dodicenne, come tutte le mattine, si stava recando a scuola (frequenta la seconda media) in bicicletta, partendo dalla sua abitazione, quasi alla fine di una traversa della Provinciale 57, a poca distanza da Villa O'Hara. L'autista di una betoniera del Gruppo Grigolin di Azzano Decimo, che giungeva da Staffolo, temendo di investirlo mentre usciva dalla stradina, ha sterzato verso sinistra, invadendo in questo modo la corsia opposta. Proprio in quel momento sopraggiungeva il furgone con i tre operai dell'azienda di Annone, con un inevitabile, violento, scontro frontale. Sono deceduti Faier Benedini, 19 anni, assunto solo lunedì, residente a Frattina di Pravisdomini (Pn), e Vincenzo Santo Viscardi, 44 anni, originario di Acerra (Napoli) ma residente a Morsano al Tagliamento (Pn) con la moglie Letizia Catalano e due figli piccoli. Endj, come detto, è stato elitrasportato a Mestre in gravissime condizioni. Il dodicenne, scaraventato a terra, era stato, invece, portato a Treviso. Il sindaco di Torre di Mosto, Maurizio Mazzarotto si è detto sollevato dalle notizie sulle condizioni del dodicenne, auspicando che possano migliorare anche quelle dell'operaio.

La sua attenzione ora è rivolta anche alla sicurezza di quella strada. Proprio a poche ore dalla tragedia, tanti cittadini hanno evidenziato la pericolosità di quell'arteria dovuta alla velocità di tanti veicoli che non rispettano il limite dei 70 km/h. Ieri era peraltro previsto l'incontro della Conferenza dei Sindaci. «In questa occasione ha anticipato Mazzarotto porterò la problematica della sicurezza della viabilità locale: sarà affrontato anche il problema della A4». Il primo cittadino di Torre aveva anticipato di avere già contattato la Città Metropolitana, titolare della strada in cui è avvenuto l'incidente, per chiedere degli interventi, pronto anche a chiedere ufficialmente l'installazione di un autovelox. Una indicazione è già arrivata, anche se è probabile che Mazzarotto possa chiedere un incontro per affrontare insieme questa tematica. «L'ipotesi di installare un dissuasore non è percorribile per legge», la prima risposta arrivata dai referenti dell'ex Provincia. Fattibile l'ipotesi di un rilevatore di velocità gestito dalla Polizia Locale che, però, deve essere richiesto alla Prefettura.


 

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Il Gazzettino