Urla e bestemmie tra i ragazzini, il parroco toglie le porte del campo da calcio

FINE DEI GIOCHI Il campetto di Torre di Fine: il parroco rimuoverà porte e canestri
ERACLEA - Urla e bestemmie al campo parrocchiale, in più occasioni rivolte allo stesso parroco. Ma anche continui atteggiamenti irriverenti. E poi i mozziconi delle...

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ERACLEA - Urla e bestemmie al campo parrocchiale, in più occasioni rivolte allo stesso parroco. Ma anche continui atteggiamenti irriverenti. E poi i mozziconi delle sigarette gettati continuamente a terra nonostante il divieto di fumare in oratorio e al campetto. Insomma, una lunga serie di comportamenti maleducati che hanno convinto don Mirco Pasini, parroco della chiesa di San Ferdinando Re di Torre di Fine, frazione di Eraclea, a prendere dei provvedimenti. E nel caso specifico a smontare le porte da calcio e a togliere i canestri da pallacanestro. Del resto la situazione si trascina da alcuni mesi anche se il parroco in ogni modo ha provato a dissuadere i ragazzi, poco più di una decina, tutti tra i 16 e i 18 anni, che frequentano il campo a smetterla di urlare bestemmie e insulti.


“DON” SENZA PAURA


E per questo ora ha annunciato di voler passare alle maniere “forti”. Del resto stiamo parlando del sacerdote che è stato per sette anni parroco nel quartiere di via Piave a Mestre, un uomo di chiesa più volte in prima linea contro la microcriminalità e degrado, che nel giorno del famoso blitz contro la centrale nigeriana dello spaccio nel luglio del 2018, aveva suonato le campane della chiesa a festa. Ieri il parroco ha confermato la volontà di dar vita a un provvedimento che possa essere utile a stimolare una riflessione. Un risultato raggiunto solo in parte: ieri un paio di ragazzi hanno annunciato di voler ripulire lo sporco lasciato, altri però, sempre sabato sera (e lo stesso è accaduto nelle ultime sere) sono stati notati nella zona del patronato e dell’ex scuola della frazione. «Si tratta di un gruppo di ragazzi - racconta don Mirco – tutti residenti nella zona, che non partecipano alla messa e nemmeno al catechismo. Tuttavia usano gli spazi della comunità cristiana, in particolare il campo da calcio però senza rispettare alcuna regola, prima di tutto di buona educazione. Il problema non è solo di fede. Bestemmiano anche contro il sottoscritto, usano un linguaggio non consono, non c’è alcun rispetto delle proprietà della comunità e gettano rifiuti a terra». Ed è per questo che il parroco ha deciso di togliere le porte del campo di calcio e i canestri da basket. «Ci rimetteranno tutti, anche quelli che si comportano bene – conclude – ma non posso fare altrimenti. Probabilmente recinterò il campetto e istituirò degli orari di apertura, chiedendo la collaborazione dei genitori». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino