TRIESTE - Prende il via il progetto Calcioxenia per l'inclusione e l'integrazione dei giovani richiedenti asilo. «Sul tema dell'immigrazione non si nascondono i...
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Il progetto si basa sulla conoscenza reciproca, sulla socializzazione, sull'inserimento sociale e sull'inclusione culturale attuate attraverso il modello sportivo. «Il metodo che la disciplina sportiva impone - ha detto Torrenti - è fatto di regole fondamentali per la crescitadell'individuo, non così scontate per giovani persone che hanno dei trascorsi spesso drammatici e provengono da culture diverse dalla nostra. Lavorare in gruppo e sotto la guida di qualcuno non può che favorire gli aspetti positivi dell'integrazione». Calcioxenìa si svolge con la collaborazione delle associazioni sportive e della Caritas Arcidiocesi di Udine, della Comunità di Tramonti, dell'ICS Trieste e della Onlus Nuovi Cittadini Udine. Finora i giovani aspiranti calciatori che si allenano all'aperto nel campo dei Rizzi a Udine e nella palestra dell'Enaip hanno partecipato a trenta sessioni di allenamento assieme a settanta calciatori locali. A chiusura di questa prima fase dell'esperienza, è in programma a un torneo di calcio a dodici squadre che si terrà a Villa Santinail prossimo 12 febbraio.
Sul piede di guerra Lega Nord e Fratelli d'Italia: «Questi sono fuori dal mondo - scrive la consigliera regionale del Carroccio Barbara Zilli - mentre assieme a Luca Ciriani presentiamo soluzioni sensate per affrontare l'emergenza immigrazione, nella sala a fianco Serracchiani e Torrenti sponsorizzano l'attivazione del progetto costato 30.000 euro attivato con la Lega calcio Collinare per far giocare a calcio i richiedenti asilo. È così che secondo alcuni si favorisce l'integrazione sociale. In realtà è anche così (dopo la farsa della mancetta dei 3.500 euro per favorire i rimpatri) che secondo me, si incrementa il razzismo al contrario. Fvg come bancomat per stranieri irregolari? No grazie». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino