VENEZIA - «500 milioni alla Sicilia per tappare il vergognoso profondo rosso, contro due miseri milioni, senza alcuna garanzia di poterne avere altri, per il tornado che ha...
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Così il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, sullo stanziamento di 500 milioni di euro, in itinere al Senato, per intervenire a sostegno del bilancio della Regione Sicilia, in pesante passivo. «Alle parole - rileva Zaia - si fanno seguire fatti di segno diametralmente opposto come questa vergognosa elemosina, che suona come vero e proprio insulto per la gente, come i Veneti, che fa sacrifici, paga le tasse, accetta collaborando le riorganizzazioni dei servizi nel tentativo di spendere meno e meglio, si rimbocca le maniche per rialzarsi dalle calamità».
«Di fronte a situazione come questa - conclude Zaia - vien da chiedersi se valga ancora la pena. Sono amareggiato e disgustato, ma ora più che mai risoluto a mettere di fronte alle proprie responsabilità su tutti i tavoli romani chi continua impunemente a perpetuare ingiustizie come questa».
SERVONO ALTRI 92 MILIONI
Per il presidente del Veneto Luca Zaia, i danni provocati dal tornado dell'8 luglio in Riviera del Brenta sono «una vera e propria catastrofe» e Roma deve dare gli altri 92 milioni di euro necessari.
L'ALTERNATIVA: UNA TASSA DI SCOPO
«Se fossimo in difficoltà - ha detto Zaia, nel corso di un nuovo sopralluogo -, l'unica soluzione potrebbe essere una tassa di scopo, come l'accisa di 5 centesimi sulla benzina, che è una facoltà che la legge mi attribuisce, ma prima vorrei una risposta da parte del governo.
Il Gazzettino