PADOVA - La ricostruzione non è purtroppo ancora finita nelle zone colpite dal tornado del luglio 2015: ed ecco che il Tennis Patavium e l'associazione culturale Raixe...
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Il torneo si svolgerà nelle giornate di sabato 7 e domenica 8 maggio al circolo Patavium, all’interno del plesso sportivo Padovanuoto in via Decorati al Valore Civile 2, a Padova: avrà inizio il sabato mattina nei campi da tennis in terra battuta del Patavium e si concluderà la domenica successiva, verso le 19, con premiazioni finali, spritz e stuzzichini a volontà per tutti.
Domenica 8 maggio alle ore 18.00 è prevista inoltre una dimostrazione di tennis dei maestri del Patavium Marco del Favero e Oscar Marcolongo. Il ricavato dell’iniziativa, di cui verrà reso pubblico l'ammontare, andrà interamente devoluto alle famiglie in condizioni disagiate con la casa ancora gravemente danneggiata dal tornado. Il presidente del Patavium Gianfranco Destro spiega: “Purtroppo a quasi un anno dalla calamità molte famiglie colpite dal tornado non sono ancora riuscite a ricostruire la loro casa. Il nostro obiettivo è dare a questi cittadini un aiuto concreto, aiutarli a rialzarsi e a reagire. Credo che insieme si possa fare molto. Per questo abbiamo deciso di scendere in campo coinvolgendo in questo Torneo solidale chiunque voglia partecipare. Il nostro è un piccolo gesto che risponde ad una grande urgenza di ripristinare la normalità”. Gli fa eco Alessandro Galante responsabile di zona per Raixe Venete sull'evento: “In questo momento di difficoltà per molti cittadini dei Comuni di Pianiga, Dolo e Mira, siamo consapevoli che il nostro aiuto rappresenta davvero poca cosa rispetto alla grande esigenza di supporto che queste popolazioni meriterebbero, pensiamo comunque sia la cosa giusta da fare. La manifestazione è aperta a tutti i giocatori sia esperti che principianti, per cui si può davvero dire che l’importante è partecipare, perché solo partecipando si può aiutare chi certamente sta peggio di noi e purtroppo in questo caso quel noi sono i nostri concittadini veneti”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino