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LOREGGIA - Topi morti nel pavimento, lavoratori irregolari sul territorio nazionale. A distanza di un anno quando l'attività artigianale cinese fu chiusa, ha riaperto con una nuova gestione ma il "canovaccio" non è cambiato. Sabato mattina 23 marzo una pattuglia del reparto operativo di sicurezza urbana della Polizia locale della Federazione si è recata presso un laboratorio di confezionamento abbigliamento gestito da un cittadino cinese per effettuare un controllo disposto dalla Camera di Commercio di Padova su una nuova attività artigiana. All'interno gli uomini del comandante Antonio Paolocci hanno trovato une decina di operai all'opera, in condizione igieniche e sanitarie precarie. Hanno trovato nel laboratorio un topo morto vicino a uno scatolone contenente alcuni pulcini vivi, oltre a un locale attrezzato a cucina e un alloggio entrambi abusivi.
Uno degli agenti ha notato una porta di servizio aperta sul retro del capannone.
Il laboratorio era già stato controllato l'anno scorso durante un servizio interforze con l'Ispettorato del lavoro di Padova e lo Spisal ed erano emerse parecchie irregolarità, tanto che il titolare era stato denunciato e l'attività fatta chiudere. Ora nel capannone si è insediata una nuova ditta ma non sembra che i problemi già riscontrati siano stati risolti. E' dunque concreta l'ipotesi che venga nuovamente disposta la chiusura. L'attività della Polizia locale in tal senso proseguirà senza sosta al fine di tutelare la salute degli operai, contrastare l'immigrazione clandestina e le aziende che, a fronte di spese enormi per essere in regola rischiano di dover combattere contro una concorrenza sleale.
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