Cade nel tombino privo di segnaletica e si rompe una gamba: deve risarcire lei il Comune

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VALDOBBIADENE - Cade dentro al tombino aperto lungo la strada, si fa male e fa causa al Comune chiedendo il risarcimento del danno. Ma il giudice del Tribunale stabilisce che la...

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VALDOBBIADENE - Cade dentro al tombino aperto lungo la strada, si fa male e fa causa al Comune chiedendo il risarcimento del danno. Ma il giudice del Tribunale stabilisce che la donna doveva stare più attenta e, per questo, dovrà pagare le spese legali, pari a 5mila euro. I fatti risalgono al 2016. A raccontare quanto è successo la stessa protagonista dell'incidente, Mirella Noal: «Camminavo lungo la carreggiata perché il marciapiede non c'era, non avevo visto il tombino aperto senza alcuna segnaletica. La strada non era chiusa quindi per me era transitabile. Fatto sta che ci sono finita dentro con una gamba. E me la sono rotta. È cominciata così la mia odissea». La donna, appena successo l'incidente, si è messa in contatto con il Comune. «Se si era rotta l'auto bastava esibire la fattura della riparazione e sarei stata rimborsata, invece se mi ero rotta una gamba dovevo procurarmi un legale». Ma in tribunale il giudice ha sancito che la donna doveva prestare più attenzione mentre camminava e dovrà essere lei a risarcire al Comune 5mila euro di spese legali. Una decisione che non soddisfa Mirella Noal: «Chiedo al Comune di venirmi incontro».


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Il Gazzettino