COSTA DI ROVIGO - Veleni sotterranei degni dell'amara commedia Parenti serpenti di Mario Monicelli, sgorgati al punto di arrivare a violare la sacralità delle tombe di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
DUE STALKER Le due donne, le cui iniziali sono S.M e M.B., di 69 e 37 anni, residenti in una frazione di Rovigo, sono state denunciate per vilipendio delle tombe e stalking che assorbe altre ipotesi di reato individuate dai carabinieri, come esercizio arbitrario delle proprie ragioni, danneggiamento aggravato, interferenze illecite nella vita privata e sostituzione di persona. Le due hanno precedenti proprio per stalking. Non solo, ma i carabinieri perquisendo la loro abitazione hanno trovato una enorme quantità di bombolette spray di vari colori, un binocolo, un registratore ed una videocamera, utilizzati per intercettare abusivamente i propri parenti. Ma anche documenti e targhe rubati. Sui primi, sono in corso ulteriori verifiche, mentre le seconde risultavano sottratte alle auto di persone che avevano sporto denuncia contro ignoti, sempre per stalking. Quando i carabinieri si sono presentati per la perquisizione, una delle due donne è fuggita dalla finestra e avevano tentato di rendersi irreperibili arrivando a coprire con lo spray i propri nomi sul campanello. Il ritrovamento di documenti e targhe rubate è costato anche la denuncia per ricettazione.
LE INDAGINI Il cerchio sembra essersi chiuso grazie alle pazienti indagini dei carabinieri della stazione di Costa, comandata dal maresciallo Luca Bovolenta, che ha spiegato, in una conferenza stampa insieme al comandante della Compagnia di Rovigo Salvatore Gibilisco, come il fatto delle tombe profanate, lo scorso febbraio, avesse scosso la comunità di Costa: «Quell'atto aveva toccato l'anima del paese per questo serviva una risposta forte e rapida». A scatenare le due donne nei confronti di marito e moglie residenti a Costa, 66 anni lui, 62 lei, sarebbero stati problemi legati ad un precedente rapporto di lavoro. Madre e figlia avanzavano pretese economiche legate ad un trattamento di fine rapporto di una delle due che lavorava alle dipendenze dei parenti. Dalle verifiche fatte, tuttavia, non risulterebbero pendenze economiche.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino