UDINE - «Dopo 97 anni ho scoperto dov’è sepolto mio nonno. Mi emoziono ancora a raccontarlo: è stato un po’ come ritrovare le mie radici». A portare Umberto Di Lorenzo,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Così, a ottobre scorso, con la moglie, Di Lorenzo ha raggiunto Praga e da qui la cittadina a circa 40 chilometri dalla capitale, dove si trova il cimitero militare, che viene chiamato "italiano" perché, racconta Di Lorenzo, impiegato in pensione che fa volontariato alla Fraternità sacerdotale e all’Unitalsi, su oltre seimila prigionieri di guerra lì sepolti, «5.276 erano del nostro Paese». Fra le tante croci bianche in marmo di Carrara, anche «la numero 50/27, che indica la fossa comune dov’è sepolto mio nonno». E dire che, in famiglia, «tutti davano per disperso» quel signore dai baffi a manubrio.
Il Gazzettino