Suicida con la foto del papà: la pm sarà sepolta accanto al genitore

Tiziana Nalotto a sinistra con l'amico sindaco Maria Elena Sinigaglia. A dx il luogo del suicidio
VILLAFRANCA - Sarà sepolta nel cimitero di Villafranca Padovana accanto al padre che tanto amava. E l'ultimo saluto a Tiziana Nalotto si terrà domani mattina alle 10.30...

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VILLAFRANCA - Sarà sepolta nel cimitero di Villafranca Padovana accanto al padre che tanto amava. E l'ultimo saluto a Tiziana Nalotto si terrà domani mattina alle 10.30 proprio nella chiesa parrocchiale della frazione di Taggì di Sopra dove quattro anni fa si è celebrato il funerale del genitore. Così ha deciso la famiglia del giovane magistrato trentacinquenne che domenica sera ha deciso di uccidersi buttandosi sotto al trano Frecciargento Venezia-Roma appena partito da Padova.




Tiziana Nalotto era amica del sindaco di Rovolon, Maria Elena Sinigaglia. Assieme avevano studiato Giurisprudenza a Padova diventando avvocati. Un'amicizia nata nelle aule dell'università che si è consolidata negli anni. E assieme avevano anche lavorato per un periodo nello stesso studio legale. E chi ha avuto modo di conoscere il giovane magistrato ha di lei il ricordo di una persona pura e precisa in quello che faceva. Da qualche anno la famiglia Nalotto, originaria di Villafranca Padovana, si era trasferita nell'abitazione di Vò Euganeo. Ma ancora molto forte è il legamene con il paese d'origine dove il capofamiglia Nicola Nalotto aveva dato vita alla sua attività imprenditoriale nel settore immobiliare e in quello dei trasporti. E tanto forte era il legame che Tiziana aveva con il papà, al quale è sempre rimasta vicina anche nei mesi più difficili della malattia. Quel caro affetto che la trentacinquenne ha portato con sè anche domenica sera quando, a piede, si è incamminata verso la ferrovia. In tasca della giacca il cellulare spento, il portafogli e la foto del suo papà. All'altezza del ponte del Bacchiglione, non lontano da corso Australia, ha atteso il passaggio del treno e si è lasciata cadere sotto al convoglio che viaggiava a tutta velocità.


Un gesto drammatico che ha lasciato sgomenti quanti la conoscevano. In tanti ricordano la sua solarità e il suo sorriso aperto. Tiziana era molto legata alla sua famiglia e attenta nel proprio lavoro. Il mese scorso era stata ad Enna, in Sicilia, per conoscere il procuratore capo. Qui, infatti, il 1 gennaio, avrebbe cominciato la sua attività di sostituto procuratore al tribunale di Enna a cui era stata assegnata dopo aver vinto un concorso. E la stessa nomina a magistrato appena conseguita era stata ritenuta da Tiziana una sorta di "omaggio" alla memoria del papà. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino