​Legato, imbavagliato e rapinato titolare di sala slot cardiopatico Ha rischiato l'infarto per lo choc

​Legato, imbavagliato e rapinato titolare di sala slot cardiopatico Ha rischiato l'infarto per lo choc
PALMANOVA (Udine) - Sono entrati in tre, nella sala slot machine e scommesse che gestisce nella zona a Palmanova, al Sisal Matchpoint di Borgo Udine, nel pieno centro della...

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PALMANOVA (Udine) - Sono entrati in tre, nella sala slot machine e scommesse che gestisce nella zona a Palmanova, al Sisal Matchpoint di Borgo Udine, nel pieno centro della Città Stellata. Lo hanno minacciato con un grosso coltello. Poi lo hanno preso, lo hanno legato, imbavagliato con del nastro adesivo e lo hanno rapinato di tutti i soldi che aveva in cassa e nelle macchinette videopoket cambi-soldi e in cassaforte: oltre 15mila euro. È successo nelle primissime ore di stanotte, lunedì 16 novembre.




Ha chiesto subito un medico

Quando l’uomo, A.L. di 28 anni, è riuscito a fatica liberarsi ha chiamato aiuto, con il telefonino cellulare, con grande fatica, ansimando, chiedendo subito un medico, perchè sofferente di cuore. Aveva paura di svenire, e di morire. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il personale medico del 118: il gestore della sala soffre di cuore ed era sotto choc per l’aggressione: respirava con grande difficoltà e non riusciva a reggersi in piedi. I sanitari lo hanno prontamente assistito; il loro intervento temprestivo è stato determinante.



Il racconto della vittima

«Guardi, non mi va di parlare - dice la vittima -, sono ancora scosso, non mi vengono le parole. Non ricordo neanche tutto bene. So che ero solo e che questi tre uomini sono entrati con la faccia coperta. Hanno tirato fuori un coltello e mi hanno detti di dagli tutti i soldi». Sotto minaccia l’uomo obbedisce, terrorizzato. «Mi hanno fatto aprire al cassaforte e poi quando hanno preso tutto mi hanno legato e chiuso a chiave in uno stanzino. Adesso non ce la faccio proprio più a parlare. Sono molto provato».





Paura tra commercianti ed esercenti

La notizia si è rapidamente diffusa in zona, mettendo in allarme altri gestori di ambienti simili e molti titolati di pubblici esercizi che la notte chiudono i bar e locali da soli. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino