Il Tiramisù riconosciuto tra i prodotti tradizionali nelle sue 3 "ricette storiche"

Il goloso dolce Tiramisù
UDINE - Il dolce famoso in tutto il mondo col nome di Tiramisù è stato inserito, su richiesta della Regione Friuli Venezia Giulia, nella lista dei Prodotti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
UDINE - Il dolce famoso in tutto il mondo col nome di Tiramisù è stato inserito, su richiesta della Regione Friuli Venezia Giulia, nella lista dei Prodotti agroalimentari tradizionali, la P.a.t., e quindi riconosciuto come caratteristico del territorio. «Un risultato importantissimo che ci riempie di soddisfazione» dice l'assessore alle risorse agricole Fvg, Cristiano Shaurli.


Tre i modi di prepararlo 
Con un decreto del ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali di metà luglio, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 luglio scorso, è stato aggiornato l'elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali, includendovi anche il Tiramisù nelle due versioni storicamente originarie del Friuli Venezia Giulia: quella carnica, conosciuta come Tiramisù o Tirimi sù, un trancio al mascarpone le cui origini vanno ricercate nella Tolmezzo degli anni '50 dello scorso secolo, nell'albergo ristorante Roma; e quella bisiacca, semifreddo in coppa noto come Coppa Vetturino Tìrime Su, servita sempre negli anni '50 alla trattoria al Vetturino di Pieris, in provincia di Gorizia.
 
Cosa sono i Pat?
I Pat sono quei prodotti riconosciuti a partire dal 2000 dal Ministero delle Politiche agricole, in collaborazione con le Regioni, i cui metodi di lavorazione, conservazione, stagionatura sono praticati in un territorio, in maniera omogenea con procedure tradizionali per un periodo continuativo non inferiore a 25 anni.
 
«L'elenco ha una forte valenza culturale, perché oltre a riconoscere il nome e l'esistenza del prodotto, ne evidenzia la tipicità, l'appartenenza storica a un territorio, e può anche rappresentare il viatico a un successivo e ancora più importante riconoscimento» spiega Shaurli, ricordando che diversi prodotti inseriti negli elenchi dei Pat hanno poi intrapreso il percorso per la registrazione europea Dop o Igp. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino