Tina Modotti, 15mila visitatori a Palazzo Roverella: mostra aperta fino al 28 gennaio

la mostra su Tina Modotti a palazzo Roverella
ROVIGO - Il 21 settembre 2023 Palazzo Roverella ha aperto le porte della mostra “Tina Modotti. L’opera”. Se dopo il primo fine settimana si erano già...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ROVIGO - Il 21 settembre 2023 Palazzo Roverella ha aperto le porte della mostra “Tina Modotti. L’opera”. Se dopo il primo fine settimana si erano già stati registrati 900 ingressi, l’inizio del 2024 ha segnato la presenza, dall’inaugurazione, di oltre 15.000 visitatori, a testimonianza del vivo interesse che la rassegna ha suscitato, non solo in ambito rodigino, ma richiamando visitatori da tutto il territorio nazionale. L’ormai tradizionale appuntamento con la grande fotografia internazionale, inaugurato da Robert Capa e proseguito con Robert Doisneau, continua ora con una delle fotografe più importanti del XX secolo. Più di 300 opere ripercorrono l’arte, la sensibilità e la ricerca di Tina Modotti (1896-1942), illuminando il suo percorso dagli anni della sua formazione come assistente di Edward Weston fino ai suoi ultimi scatti. E per chi ancora non avesse osservato le sue indimenticabili immagini, c’è tempo fino al 28 gennaio prossimo per ammirarle. 


OCCASIONE FONDAMENTALE
L’evento, promosso dalla Fondazione Cariparo, in collaborazione con il Comune di Rovigo e l’Accademia dei Concordi, e con il sostegno di Intesa Sanpaolo, propone l’esposizione (realizzata da Dario Cimorelli editore con Cinemazero) più completa mai tenutasi in Italia. Il lavoro di ricerca, portato avanti dal curatore Riccardo Costantini con la collaborazione di Gianni Pignat e Piero Colussi, rende la mostra un’occasione fondamentale per approfondire e conoscere Tina Modotti come mai prima. 


FORZA COMUNICATIVA
«Di lei si celebrano i 100 anni dall’inizio della carriera: la sua produzione si concentra infatti tra il 1923, data in cui si trasferì in Messico dove fu modella e assistente di Edward Weston, e il 1930, data a cui risalgono i suoi ultimi scatti – spiega Riccardo Costantini - a lei, più che ad altri intellettuali e artisti del ’900, si è dato il discutibile privilegio di essere interessati maggiormente alla sua vita invece che alla sua produzione. Questa di Rovigo presenta opere che provengono da ogni parte del mondo, da musei a collezionisti privati, frutto di 5 anni di ricerca volti ad approfondire la varietà degli approcci dell’artista rispetto al soggetto fotografato. Un percorso in cui il racconto del reale, che echeggia da quella leggera sfocatura che contraddistingue le fotografie di Tina, rivela un’assoluta forza comunicativa».


“IL CONTE E IL CARDINALE”


Accanto a palazzo Roverella, palazzo Roncale ospita inoltre la mostra “Il Conte e il Cardinale. La collezione Silvestri che, attraverso l’esposizione di una collezione d’arte e libraria dall’inestimabile valore, illustra la storia di una delle famiglie più antiche e influenti del Polesine. Aperto il 30 novembre, a disposizione del pubblico fino al 10 marzo, l’appuntamento con la storia rodigina e veneta è a cura di Alessia Vedova, nato da un progetto di Sergio Campagnolo, promosso dalla Fondazione Cariparo e prodotto da Arcadia Arte. Al Roncale sono già entrate oltre 2.300 persone, incuriosite dalla scoperta di un’altra notevolissima storia del Polesine, attraverso dipinti, libri rari, reperti archeologici, tesori materiali e culturali che hanno intrecciato la storia di questa famiglia con quella della città. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino