Quattro tifosi fermano Gigi Datome per una foto e lui: «Mi date un passaggio in albergo?»

I quattro amici insieme a Luigi Datome
MESTRE - Andare alla partita della Reyer, aspettare i campioni all’uscita dal palazzetto per una foto e dare un passaggio in albergo a Luigi Gigi Datome. Una domenica...

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MESTRE - Andare alla partita della Reyer, aspettare i campioni all’uscita dal palazzetto per una foto e dare un passaggio in albergo a Luigi Gigi Datome. Una domenica decisamente da ricordare per quattro diciottenni mestrini che si sono improvvisamente ritrovati in auto con il barbuto ex capitano della nazionale e stella dell’Olimpia Milano (avversario degli orogranata, appunto, nell’ultima partita di campionato). Matteo Pitteri, Simone Girotto, Riccardo Aliano e Luca D’Este sono compagni di scuola e frequentano l’ultimo anno del liceo Morin. «Finita la partita - racconta Matteo - siamo andati all’uscita per aspettare i giocatori e chiedere una foto con loro».

Il loro principale obiettivo, confessano, era un’altra barba famosa. «Noi eravamo lì per il “Chacho” Rodriguez - continua Matteo - perché ci aspettavamo che da lì uscisse solo chi aveva giocato la partita. Quando abbiamo visto Datome, però, abbiamo subito chiesto anche a lui. Ci siamo messi in coda eh, c’era un sacco di gente che lo stava aspettando». Datome risponde subito «Metto giù la valigia e arrivo» ma, soprattutto, aggiunge un’altra richiesta particolare, decisamente inconsueta per un giocatore di Serie A (per di più della squadra ospite). «Ragazzi ok facciamo la foto ma poi mi fate un favore? Potete darmi un passaggio fino in albergo?» I quattro amici si guardano increduli e ovviamente accettano. «Non ci sembrava vero - prosegue Matteo - lo abbiamo aspettato un po’ e poi gli abbiam chiesto “ma davvero? Vuoi che ti aspettiamo?” e lui ha risposto di sì, “prendo solo le mie cose dall’autobus e arrivo”».

Da lì, direzione verso il Laguna Palace di viale Ancona: un percorso di neanche cinque chilometri per poco più di dieci minuti di viaggio. Per i quattro amici, però, un’avventura da brividi: «Gigi (che è trevigiano di Montebelluna, ndr) è una persona squisita, gli abbiamo chiesto un po’ di aneddoti sulla sua vita e lui, dopo aver risposto, ci ha chiesto di noi. Ha voluto sapere cosa faremo all’università, dove studiamo. Dopo averlo accompagnato ci siamo fatti la foto e poi ci siamo salutati». 
 

SUI SOCIAL
Lo stesso Datome ha postato, nelle storie della sua pagina Instagram, una foto con i quattro ragazzi in macchina. Foto che è stata ripresa subito dalla pagina social “La Giornata Tipo”, punto di riferimento nazionale per gli appassionati di basket. Insieme alla foto anche il video di Simone che, ancora emozionato, cerca di spiegare alla mamma come mai non fosse rientrato a casa subito dopo la partita come promesso.

«Non ci credeva, pensava fosse una scusa per tornare più tardi - spiega - poi quando ho fatto vedere le foto sono rimasti senza parole sia lei sia mio papà, che tra l’altro è un grande appassionato di basket». E Datome? L’ala meneghina ha commentato ricorrendo per l’ennesima volta alla sua proverviale ironia: «Ho scroccato un passaggio e son passato anche per bravo ragazzo… che genio». 

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Il Gazzettino