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MOGLIANO VENETO (TREVISO) - «Se è stato fatto un errore, e mi pare che questo sia il caso, ci adopereremo per dare alla signore quello che è un suo diritto». Francesco Benazzi, direttore generale dell'Uls, mette un punto ad un a vicenda che rischiava di trasformarsi da banale svista a una guerra con l'Adico, l'associazione che si muove in difesa dei consumatori. La storia riguarda una 73enne di Mogliano Veneto, da anni alle prese con una grave forma tumorale. La signora è una pensionata vittima di un errore, da parte del proprio medico, che si è trasformato in un sollecito da parte dell'azienda sanitaria, impegnata come le altre aziende sanitarie venete in verifiche a tappeto per smascherare i furbetti delle esenzioni e recuperare così fondamentali risorse.
IL PROBLEMA
In questo caso però la pensionata di Mogliano non è affatto una furbetta, anzi: il problema, semmai, è emerso a causa di una crocetta sbagliata.
LE CONSIDERAZIONI
«L'Ulss naturalmente non ha colpe in questa vicenda commenta Carlo Garofolini, presidente dell'associazione dei consumatori - non è la prima volta però che un errore di questo tipo, reiterato su più impegnative, scatena richieste di pagamento. Ci auguriamo che l'azienda sanitaria annulli la propria pretesa e che si trovino soluzioni più sicure per evitare che sbagli del genere continuino a ripetersi». «Si è trattato di uno svarione - commenta il direttore generale dell'Uls - lunedì chiederò di avere a disposizione tutte le carte e se la signora ha diritto all'esenzione per malattia e se si è trattato di un errore del medico di base avrà il ristoro degli importi che le abbiamo erroneamente chiesto».
De.Bar. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino