Crocetta sbagliata sul modulo, per l'errore del medico la malata di tumore si trova a dover pagare 959 euro di ticket

Crocetta sbagliata sul modulo, per l'errore del medico la malata di tumore si trova a dover pagare 959 euro di ticket
MOGLIANO VENETO (TREVISO) - «Se è stato fatto un errore, e mi pare che questo sia il caso, ci adopereremo per dare alla signore quello che è un suo...

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MOGLIANO VENETO (TREVISO) - «Se è stato fatto un errore, e mi pare che questo sia il caso, ci adopereremo per dare alla signore quello che è un suo diritto». Francesco Benazzi, direttore generale dell'Uls, mette un punto ad un a vicenda che rischiava di trasformarsi da banale svista a una guerra con l'Adico, l'associazione che si muove in difesa dei consumatori. La storia riguarda una 73enne di Mogliano Veneto, da anni alle prese con una grave forma tumorale. La signora è una pensionata vittima di un errore, da parte del proprio medico, che si è trasformato in un sollecito da parte dell'azienda sanitaria, impegnata come le altre aziende sanitarie venete in verifiche a tappeto per smascherare i furbetti delle esenzioni e recuperare così fondamentali risorse.


IL PROBLEMA
In questo caso però la pensionata di Mogliano non è affatto una furbetta, anzi: il problema, semmai, è emerso a causa di una crocetta sbagliata. Il suo medico di base infatti ha segnato su una ventina di impegnative l'esenzione dal ticket per motivi di reddito ma la donna, che finanziariamente sta bene, aveva invece diritto all'esonero a causa di una patologia oncologica. Così, quando l'Ulss 2 ha effettuato i controlli e si è accorto che la pensionata non aveva un reddito tanto basso da poter usufruire dell'esenzione, le ha inviato la richiesta di pagamento di 959 euro fra ticket non corrisposti e sanzioni amministrative. La signora si è quindi rivolta, attraverso la figlia, all'ufficio legale dell'Adico per valutare un ricorso nei confronti dell'azienda e per chiedere l'annullamento della fattura ricevuta alcune settimane fa. 


LE CONSIDERAZIONI


«L'Ulss naturalmente non ha colpe in questa vicenda commenta Carlo Garofolini, presidente dell'associazione dei consumatori - non è la prima volta però che un errore di questo tipo, reiterato su più impegnative, scatena richieste di pagamento. Ci auguriamo che l'azienda sanitaria annulli la propria pretesa e che si trovino soluzioni più sicure per evitare che sbagli del genere continuino a ripetersi». «Si è trattato di uno svarione - commenta il direttore generale dell'Uls - lunedì chiederò di avere a disposizione tutte le carte e se la signora ha diritto all'esenzione per malattia e se si è trattato di un errore del medico di base avrà il ristoro degli importi che le abbiamo erroneamente chiesto». 
De.Bar. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino