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ROVIGO - Si chiama Thor, come il dio del tuono e della tempesta della mitologia germanica. È un pastore tedesco di poco meno di tre anni, che è stato "sfrattato" per il fragore dei suoi latrati. La vicenda, che ha mosso i suoi primi passi due anni fa, è approdata anche davanti al Giudice di pace, ma la scorsa settimana si è risolta con una conciliazione fra i vicini in guerra per il cane. Con l'animale che è stato però allontanato dalla "sua" casa perché troppo "rumoroso". Thor, che è nato nell'ottobre del 2020, in quella casa ci viveva dal dicembre 2020 insieme alla sua proprietaria ed alla sua famiglia. I primi mesi, fino a quando era un cucciolo, non sembra esserci stato nessun problema. Ma quando è poi diventato un pastore tedesco adulto e anche la sua "voce" ha iniziato a farsi più grossa sono iniziati i problemi. Perché i vicini di casa hanno iniziato a lamentarsi per l'eccessivo abbaiare del cane.
LA DIATRIBA
Le schermaglie fra le due famiglie sono divenute sempre più frequenti tanto che la questione è poi finita all'attenzione della sezione civile del Giudice di pace, perché i proprietari di Thor sono stati citati in giudizio per violazione dell'articolo 844 del codice civile, che prevede che "il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi".
Il Gazzettino