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SAONARA - Thomas, oltre ad allenare, è anche un bravo giocatore, uno con il vizio del gol. Il più bello della sua carriera l’ha realizzato domenica durante una giornata di relax al mare. Ha salvato dall’annegamento un bambino di tredici anni, grazie alle tecniche di primo soccorso apprese durante un corso organizzato dalla sua società sportiva. «Sono orgoglioso di aver contribuito a salvare la vita ad un bambino in difficoltà». Thomas Baliello, 19 anni, è trequartista attaccante del Saonara Villatora che milita nel campionato di Promozione, ma anche allenatore della squadra giovanile dell’annata 2016/2017. «Io e mia mamma siamo andati al mare a Rosolina, nel lembo di mare di Porto Caleri che è diviso da Albarella da un canale. Ad un tratto ho sentito qualcuno urlare e chiedere aiuto. Ho visto che le persone coinvolte erano piuttosto adulte. Ho ipotizzato che non riuscissero più a tornare a riva e mi sono gettato in acqua per aiutarle. Quando sono arrivato vicino a loro ho visto che uno degli anziani ha ripescato da sott’acqua un bambino che poi ho scoperto avere 13 anni. Era incosciente. Non mi sono perso d’animo, l’ho preso in braccio e l’ho portato in una zona di bassa marea dove era possibile farlo sdraiare. Qui ho cominciato a praticargli il massaggio cardiaco. Tre serie di tentativi da cinquanta, poi ho notato che il bambino ha avuto degli spasmi, il cuore ha ripreso a battere e ha aperto gli occhi».
I SOCCORSI
Nel frattempo qualcuno ha chiesto l’intervento dell’elisoccorso.
IL COMMENTO
Il presidente del Saonara Villatora Lorenzo Masiero: «Siamo orgogliosi di questo ragazzo, Thomas ha mostrato quanto sia importante frequentare i corsi di pronto soccorso a cui la nostra società crede moltissimo». L’assessore allo Sport di Saonara, Simone Bettin conclude: «Faremo in modo di creare un evento per dare il giusto riconoscimento a Thomas Baliello. Ringrazio il Saonara Villatora per l’attività di prevenzione, ma anche l’Avis che è sempre presente quando si tratta di organizzare eventi di formazione legati alla sicurezza degli atleti e non solo». Thomas non vuole passare da eroe, ma vorrebbe che anche i suoi amici e compagni di squadra fossero sempre attenti alle esigenze degli altri. Perchè questa è la vera essenza dello sport.
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