La cadorina Metallart viene acquisita dal gigante Thélios: «Assieme faremo eccellenza»

La sede di Longarone della Thélios
AURONZO DI CADORE - C’era un tempo in cui la provincia viaggiava sulle micro-imprese dell’occhialeria, ma il tempo è lentamente e inesorabilmente cambiato....

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AURONZO DI CADORE - C’era un tempo in cui la provincia viaggiava sulle micro-imprese dell’occhialeria, ma il tempo è lentamente e inesorabilmente cambiato. I colossi avanzano e si “nutrono” del know how rimasto sul territorio, un patrimonio di immenso valore per chi insegue ancora la qualità del vero made in Italy.


In questo travaso di equilibri produttivi ed economici finisce anche la Metallart di Cima Gogna, azienda nata nel 1976 da un gruppo di soci e specializzata nella lavorazione artigianale delle parti metalliche che compongono gli occhiali. La società, di cui era legale rappresentante Massimo De Lazzero, è stata acquisita dal colosso Thélios di Longarone, società eyewear del gruppo del lusso LVMH proprietario dei brand più prestigiosi al mondo. L’acquisizione del ramo d’azienda porta la data del 30 giugno. L’iter di acquisizione è stato seguito dallo Studio Legale e Tributario di Treviso, Venezia e Padova, con gli avvocati Alessio Vianello e Massimiliano di Fabio.
Per i sedici dipendenti si prospettano salari più pesanti e vari benefit, grazie all’accesso alla contrattazione di secondo livello. 


«Metallart è un punto di riferimento per le principali aziende del mondo eyewear - spiega in una nota Thélios -, grazie alla propria maestria nel lavorare il metallo con tecniche artigianali come quelle del trancio e conio». Metallart era già fornitrice di Thélios, ma parlando si è trovata un’intesa che ha dato soddisfazione ad entrambe le parti. «Siamo molto soddisfatti - afferma De Lazzero - perché c’è stato l’impegno non solo a mantenere qui la produzione, ma anche a potenziala. Un bene per il nostro territorio. Ma soprattutto ci premia l’apprezzamento per la qualità del nostro lavoro. Con questa operazione la Metallart, che ora si chiama Thélios, avrà un futuro solido».
Thélios, intanto, continua la sua avanzata: dopo aver rafforzato la propria squadra con quasi 300 nuove assunzioni lo scorso anno, ha già impiegato a Longarone oltre 250 persone da inizio 2022 per rispondere alle richieste crescenti delle Maison del Gruppo LVMH che si sono affidate alla manifattura per l’ideazione, lo sviluppo e la distribuzione in tutto il mondo delle loro collezioni eyewear: a queste si sono aggiunte le persone in forza in Metallart.


«Da sempre uno dei principali obiettivi è quello di crescere insieme al territorio – spiega Alessandro Zanardo, Ceo di Thélios -. Oggi confermiamo questa nostra volontà annunciando l’accordo tra due realtà che fanno dell’eccellenza e della qualità la cifra distintiva dei propri prodotti. Questa operazione ci permetterà di ampliare ancora di più i processi produttivi, portando al nostro interno conoscenze specifiche e tecniche artigianali che saranno fondamentali per l’ideazione e lo sviluppo delle nuove collezioni eyewear delle Maison del Gruppo.
Soddisfatte anche le parti sindacali per l’accordo raggiunto che garantirà maggiori entrate ai lavoratori. «Ho seguito personalmente la trattativa - spiega Bruno Deola della Fim-Cisl - e per i dipendenti si prospettano maggiori benefici».


Ma siccome a pensar male spesso ci si indovina, sorge spontanea la domanda: non è che tra un po’ Cima Gogna sarà chiusa per trasferire tutto a Longarone?


«Per ora non è previsto - afferma Deola -. Più avanti si vedrà». Non ha dubbi invece De Lazzero: «L’impegno è di restare qui e di potenziare la produzione, anche con nuove assunzioni».
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Il Gazzettino