GODEGA - Ha sfondato il tetto e ora si trova in prognosi riservata. Un operaio di 33 anni è ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Ca' Foncello di Treviso...
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Il giovane operaio specializzato F.M. di origini albanesi, residente a San Martino di Lupari nel Padovano e dipendente della ditta Antares di Limena, stava rimuovendo eternit sul tetto da un’altezza di circa 5 metri. Per cause in corso di accertamento, il 33enne ha sfondato il tetto mentre stava camminando ed è piombato sul terreno sottostante.
Un urto violentissimo che ha causato gravissimi traumi e ferite lacero contuse agli arti e al resto del corpo. L’uomo, cosciente, è stato dapprima soccorso da alcuni colleghi e personale della stessa azienda dove stava lavorando. L’allarme al 118 è stato immediato e così l’arrivo dei soccorsi. Le condizioni dello straniero ai medici e infermieri sono apparse subito gravissime. Da Treviso si è alzato in volo l’elisoccorso e sul posto sono giunti i paramedici del Suem 118 che hanno intubato il ferito. Si è così deciso per il trasporto in elicottero all'ospedale Ca' Foncello di Treviso. L’operaio di San Martino di Lupari è in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita. La dinamica dell’infortunio è in corso di accertamento. Da una prima perizia e raccolta di informazioni sembra che il giovane albanese indossasse l’imbragatura per evitare incidenti nei cantieri di lavoro. E in particolare proprio come quello, invece, avvenuto nell’azienda di Godega di Sant’Urbano. Gli stessi tecnici dello Spisal e i carabinieri di Conegliano dovranno accertare se effettivamente la stessa imbragatura fosse stata utilizzata correttamente.
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Il Gazzettino