Test a Mazzacurati: periti e magistrati in missione negli Usa

Giovanni Mazzacurati
VENEZIA - Prende il via oggi la missione americana per sottoporre a visita medica l'ex presidente del Consorzio Venezia Nuova, Giovanni Mazzacurati, con l'obiettivo di...

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VENEZIA - Prende il via oggi la missione americana per sottoporre a visita medica l'ex presidente del Consorzio Venezia Nuova, Giovanni Mazzacurati, con l'obiettivo di accertare se le sue condizioni mentali gli consentano o meno di testimoniare al processo sullo scandalo Mose, che vede sotto accusa gli ultimi otto imputati, tra cui l'ex ministro all'Ambiente, Altero Matteoli (corruzione), l'ex sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni e l'ex eurodeputata Lia Sartori (finanziamento illecito).


Ci sarà anche il presidente del Tribunale, Stefano Manduzio, ad accompagnare il perito, il dottor Carlo Schenardi, nella trasferta in California, a La Jolla, vicino a San Diego, dove Mazzacurati risiede assieme alla moglie dalla primavera del 2014. L'unico consulente tecnico della difesa che ha deciso di partecipare al colloquio-esame di Mazzacurati sarà quello nominato dalla difesa di Orsoni, il professor Pietro Pietrini. Altri periti e alcuni difensori hanno chiesto invano un rinvio ad altra data, in quanto già impegnati in attività non differibili. L'esame diretto dell'ex presidente del Cvn dovrebbe iniziare il 13 gennaio.

L'avvocato Emanuele Fragasso, difensore dell'ex presidente del Magistrato alle acque, Maria Giovanna Piva (accusata di corruzione) ha chiesto la revoca della missione americana sostenendo che la procedura è nulla in quanto viziata da una lunga serie di irregolarità, prima fra tutte la circostanza che non basterebbe il consenso di Mazzacurati alla visita e sarebbe necessario avviare una rogatoria con l'assistenza dell'autorità giudiziaria Usa. L'avvocato Moscatelli, difensore della Sartori, ha aggiunto che il consenso alla visita non è arrivato da Mazzacurati, ma dalla sua famiglia.


Con un'ordinanza depositata ieri mattina, il Tribunale ha rigettato tutte le questioni di nullità, precisando che gli Usa non prevedono rogatoria per perizie di questo tipo, che la procedura scelta è corretta e che la partecipazione è consentita a tutti i consulenti tecnici (con possibilità di esame diretto di Mazzacurati), nonché a difensori e pm. La presenza del presidente Manduzio è finalizzata unicamente a «dirimere eventuali questioni relative al potere del perito ed ai limiti dell'incarico». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino