​Commercio in ripresa, nuove imprese +301%: e si punta su vendite online

Commercio in ripresa, nuove imprese +301%: e si punta su vendite online
UDINE - Attivo il saldo delle imprese che operano nel terziario a Udine nei primi mesi di quest’anno. Lo rende noto Confcommercio che invita a puntare sull’e-commerce....

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UDINE - Attivo il saldo delle imprese che operano nel terziario a Udine nei primi mesi di quest’anno. Lo rende noto Confcommercio che invita a puntare sull’e-commerce. Dall’indagine trimestrale, a cura di Format Ricerche, sull’andamento in provincia, nel primo trimestre 2016 emerge che il 12% delle aziende friulane utilizza il proprio sito per vendere prodotti e servizi realizzando oltre il 15% dei ricavi attraverso lo strumento informatico. Non manca l’apertura all’estero: il 7,8% del terziario locale usa l’e-commerce prevalentemente con clienti stranieri. Aumenta pure il clima di fiducia: le risposte delle 384 imprese intervistate fanno segnare un indicatore del 42,7 sulla situazione economica e del 51 sulla propria impresa, i valori più alti dall’inizio della crisi.  Conforta anche la previsione sul saldo tra imprese iscritte e cessate: per il terziario della provincia di Udine si profila un +301 a fine 2016. «La situazione economica sta migliorando e l’ottimismo non può mancare nel nostro settore - dice il presidente provinciale, Giovanni Da Pozzo -, ma la piccola e media impresa non può comunque abbassare la guardia vista la morsa perdurante di pressione fiscale e burocrazia».


Gli sviluppi in termini di fiducia sono accompagnati dai giudizi positivi delle imprese sul livello dei ricavi anche se circa un operatore su 4 continua a mostrare difficoltà. Resta poi stabile la situazione occupazionale (34,5 da 34,8), stagnazione che segue la crescita degli ultimi mesi ed è destinata a confermarsi nel breve termine. Così come stabili sono i prezzi praticati dai fornitori e i tempi di pagamento da parte dei clienti. Nella consueta fotografia sull’utilizzo del Jobs Act il 23,8% degli intervistati anticipa che effettuerà assunzioni e trasformazioni nonostante la riduzione del bonus occupazionale, il 28% lo farà in maniera inferiore, il 48,2%, invece, non interverrà. Si consolida infine nell’area di espansione l’indicatore relativo al fabbisogno finanziario delle imprese del terziario udinese e resta stabile la percentuale di coloro che si recano in banca per chiedere credito (31%), così come la quota di risposte positive (51%). In questo scenario, migliorano anche le condizioni alle quali il credito viene concesso: i tassi di interesse si abbassano. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino