Terza corsia dell’A4, Zaia: «Mancano 500 milioni per completarla»

PORTOGRUARO - Finalmente aperti gli ultimi due sottopassi ferroviari della città. Il taglio del nastro del presidente del Veneto Luca Zaia ha messo la parola fine al...

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PORTOGRUARO - Finalmente aperti gli ultimi due sottopassi ferroviari della città. Il taglio del nastro del presidente del Veneto Luca Zaia ha messo la parola fine al percorso iniziato nel 2002 con la convenzione tra Regione, Rfi e Comune per l’eliminazione di tutti i passaggi a livello di Portogruaro. Ieri sono state aperte al traffico le ultime due delle cinque opere previste: il sottopasso di via Noiare, sulla linea Treviso-Portogruaro, a Summaga, il cui cantiere è stato aperto a dicembre 2014, e quello di via Ronchi a Santa Rita, lungo la linea Trieste–Mestre, iniziato nel 2019. Ad aprire la cerimonia il commissario straordinario di Rfi, Vincenzo Macello.


I PROGETTI


«L’impegno di Rfi è importante – ha detto -, abbiamo circa 170 passaggi a livello da sopprimere: una sessantina sono in progettazione, una decina inizieremo adesso la realizzazione e diversi sono già stati soppressi. Complessivamente in Veneto abbiamo 414 passaggi a livello, negli ultimi 10 anni ne abbiamo già soppressi circa 170. In particolare sulla Treviso-Portogruaro ne restano ancora 10, mentre sulla Mestre-Trieste ben 22, ma tanti di questi verranno soppressi con il potenziamento della linea che prevede la velocizzazione con un risparmio di circa 30 minuti». Soddisfatto della sinergia che si è creata in questi mesi tra Comune, Regione e Rfi per portare a termine il più rapidamente possibile le opere, il commissario straordinario Iginio Olita, che ha sottolineato l’importanza dei sottopassi per la popolazione, non solo dal punto di vista viario e della sicurezza ma anche da quello ambientale. Presenti al taglio del nastro anche il consigliere della Città metropolitana di Venezia Paolino D’Anna e il prefetto Darco Pellos. «Oggi di fatto inauguriamo un pacchetto di opere composto da 5 sottopassi - ha detto Zaia - L’impegno della Regione è concreto, con 7,5 milioni su 14 di spesa complessiva. Ringraziamo i lavoratori che si sono impegnati in queste opere, gli eventuali espropriati e le persone che hanno subito disagi per i cantieri. Con Rfi – ha detto ancora Zaia - abbiamo un ottimo rapporto, stiamo facendo un sacco di lavori per il miglioramento della viabilità. In questo territorio non si può prescindere da alcune opere che ci stanno a cuore, come il completamento della terza corsia dell’A4. Ci resta il tratto tra Portogruaro e San Donà: il costo è impressionante. Abbiamo 500 milioni a disposizione, ma il conto finale, con il casello di San Stino e la relativa bretella, arriva a circa 1 miliardo. Anche se con le ditte qualche problema c’è, stiamo andando avanti con l’appalto relativo alla soppressione dei 10 cavalcavia. Anche sulla ferrovia - ha concluso Zaia - si sta investendo: i nostri treni sono i più nuovi d’Italia». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino