Terrorismo, «Finanziatori dell'Isis»: nel mirino due libici diretti a Londra

Controlli serrati all'aeroporto
TREVISO - L'allerta terrorismo è ai massimi livelli. I controlli sono stati potenziati in tutta la Marca e così all'aeroporto Canova di Treviso,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TREVISO - L'allerta terrorismo è ai massimi livelli. I controlli sono stati potenziati in tutta la Marca e così all'aeroporto Canova di Treviso, crocevia di diverse rotte tra i paesi dell'Est, del Mediterraneo e il Nord Europa. Ogni mese sono diversi i soggetti stranieri fermati alla dogana perché trovati in possesso di documenti falsi, ma lo scorso 15 maggio il sospetto di possibili connessioni con la causa jihadista di due cittadini libici in arrivo dalla Romania ha impegnato gli uffici della polizia di frontiera per diverse ore.


I due libici, uno di 45, l'altro di 37 anni, sono arrivati al Canova a bordo di un volo Wizzair decollato da Iasi, in Romania. In passato, entrambi erano stati sottoposti a fermo di polizia per furto aggravato: stando a quanto emerso erano coinvolti in un traffico internazionale di vetture rubate oltre che di patenti e carte di circolazione falsificate. Ma la segnalazione in banca dati nei loro confronti non avrebbe riguardato tanto questo, quanto l'eventuale connessione con l'estremismo di stampo islamico. E in particolare la possibilità che i proventi derivanti dalle loro attività finissero nelle tasche dell'internazionale del terrore. Che fossero in pratica dei sostenitori dell'Isis. I due, residenti all'estero, erano arrivati dalla Romania per fare visita a dei parenti, almeno stando alle loro dichiarazioni.per Londra...


  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino