Riaprono le terme di Grado e Arta, ma solo su prenotazione e per i trattamenti sanitari

Riaprono le terme di Grado e Arta, ma solo su prenotazione e per i trattamenti sanitari
GRADO - (li.za.) Tra auspici e speranze di prossime riaperture, a partire da oggi, lunedì 19 aprile ripartono i centri termali del Friuli Venezia Giulia. Si potrà...

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GRADO - (li.za.) Tra auspici e speranze di prossime riaperture, a partire da oggi, lunedì 19 aprile ripartono i centri termali del Friuli Venezia Giulia. Si potrà così accedere nuovamente alle terme di marine di Grado e alle Terme di Arta, ma solo per la parte sanitaria, ovvero si potrà usufruire delle prestazioni in convenzione con il Sistema sanitario regionale che rientrano nei Livelli essenziali di assistenza, quindi inalazioni, vasche e massaggi. Le cure termali rappresentano oggi più che mai un tema di grande attualità ed estrema utilità: a detta degli esperti dovrebbero essere ripetute almeno due volte nel corso dell'anno per un maggiore beneficio, soprattutto nella gestione delle patologie croniche e nella loro prevenzione.



L'importanza di tali trattamenti trova particolare riscontro in questo delicato periodo di pandemia causata dal Covid 19, che ha indebolito soprattutto le persone più fragili e con patologie croniche, come peraltro accade anche con le tradizionali e meno aggressive forme influenzali. Chi si sottopone a cure inalatorie alle alte vie respiratorie risulta più protetto, anche negli anni successivi, e riduce il rischio di contrarre infezioni causate da virus e batteri. Una risposta ai bisogni di salute che, in regione, si ritrovano anche alle terme romane di Monfalcone, la cui caratteristica sono le acque sulfuree-salso-solfato-alcalino-terrose, ideali per cure inalatorie e balneoterapiche e questo stabilimento è aperto tutto l'anno.
Nei due centri termali di Grado e Arta si entrerà solo su prenotazione perché anche qui la parola d'ordine è riaprire in sicurezza. Tra distanziamento sociale e sanificazione degli ambienti, la stagione può ripartire. Ed una stagione che, per la parte sanitaria, non ha subìto uno stop dettato dalla zona rossa. «La nostra è stata una chiusura quasi naturale spiega Patrizia Giamei che si occupa delle terme di Grado - Abbiamo chiuso a fine ottobre, in leggero anticipo sui tempi soliti, ma senza grosse differenze. Anche la riapertura è in linea con gli anni passati, fatta eccezione per il 2020 in cui abbiamo aperto a maggio, data la situazione straordinaria. Rimane l'incognita delle riaperture per la parte benessere, il wellness. Aperture auspicate se si considera che il Friuli Venezia Giulia vanta una lunga storia di turismo del benessere, caratteristica che la rende una regione molto apprezzata nel settore del termalismo».

L'apertura della parte benessere è rimandata alle decisioni governative precisa Giamei Per ora, essendo in zona arancione, sarà riaperta solo la parte relativa all'estetica, dato che i centri estetici hanno potuto ricominciare. Dunque, mentre la parte salute che è stagionale, non ha risentito delle chiusure dettate dalla pandemia, lo stop è arrivato anche per i centri termali relativamente alla parte wellness, per cui si attendono indicazioni in modo da riaprire interamente, soprattutto in vista della stagione estiva che attrae turisti e vacanzieri anche in questi luoghi di benessere. Momenti di realx che molti ambiscono dopo lunghi mesi alle prese con l'emergenza sanitaria. Al vaglio, infine, anche l'ipotesi di creare all'interno dei centri termali del punti dove effettuare tamponi per poter accedere ai servizi in totale sicurezza.
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Il Gazzettino