Tentò di uccidere il vicino di casa con un'accetta: Sonny Crepaldi condannato a 4 anni

Tento' di uccidere il vicino di casa con un'accetta: Sonny Crepaldi condannato a 4 anni
PORTO TOLLE (ROVIGO) - Brandendo un'accetta era entrato prima nel giardino della casa del "nemico", poi fino su al primo piano, minacciando di ucciderlo, venendo...

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PORTO TOLLE (ROVIGO) - Brandendo un'accetta era entrato prima nel giardino della casa del "nemico", poi fino su al primo piano, minacciando di ucciderlo, venendo però fermato dal nonno dell'aggredito, che nell'occasione era stato ferito ad una mano, fortunatamente in modo lieve, mentre il nipote aveva impugnato un'asta metallica per rispondere all'attacco. L'aggressore era poi scappato ma era stato poi rintracciato ed arrestato poco dopo dai Carabinieri, prontamente avvertiti e rapidamente intervenuti, mentre vagava per strada. Ieri Sonny Crepaldi, 29enne residente a Santa Giulia, per il suo assalto che gli era valso l'arresto per tentato omicidio, con le ulteriori accuse di violazione di domicilio, porto di oggetti atti ad offendere senza giustificato motivo e lesioni personali, è stato condannato a 4 anni, 10 mesi e 20 giorni di reclusione dal giudice per le udienze preliminari Nicoletta Stefanutti. La pena è già comprensiva della riduzione di un terzo dovuta al rito abbreviato con il quale ha scelto di farsi giudicare.


L'AGGREDITO
La vittima dell'aggressione, coetaneo di Crepaldi, ed il nonno, persone offese, sono state assistite nella costituzione come parti civili dall'avvocato Nicola Bergamini e nella sua sentenza il giudice ha disposto che il risarcimento nei loro confronti sia quantificato dal giudice in sede civile. Il fatto, che aveva destato non poco scalpore a Porto Tolle ma non solo, risale alla notte tra lunedì 8 e martedì 9 agosto scorsi. Teatro ne è stata la frazione di Santa Giulia.


LA MINACCIA
È qui che l'allora 28enne si era introdotto nell'abitazione del coetaneo con il quale non corre evidentemente buon sangue, dicendosi pronto d ucciderlo. A rendere credibili le sue minacce, il fatto che impugnasse un'accetta. Accetta con la quale ha anche vibrato alcuni colpi contro il "rivale", non riuscendo però fortunatamente a ferirlo, sia perché l'altro aveva nel frattempo afferrato un bastone di ferro con il quale ha parato i fendenti. Un duello rusticano difficile da spiegare se non dai diretti protagonisti, anche se l'aggressore, per la verità ha sempre scelto la via del silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere anche in sede di udienza preliminare, quando il suo arresto è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari Raffaele Belvederi.


Cosa abbia portato alla sua esplosione di rabbia nei confronti dell'altro resta dunque ancora avvolta da un alone di mistero. Quale che fosse, indubbiamente, la sua reazione è stata grave e pericolosa e solo per un caso fortuito non ha portato alle conseguenze peggiori. Decisivo anche l'intervento del nonno dell'aggredito, che con innegabile coraggio si è frapposto fra i due riuscendo a separarli e rimediando solo un'escoriazione ad una mano, giudicata poi guaribile dai sanitari con una prognosi di 6 giorni. Nulla in confronto a quello che sarebbe potuto accadere se non fosse stato presente in quel momento. Per Crepaldi non si tratterebbe della prima aggressione, tanto che gli veniva contestata la recidiva. Alla radice del gesto, vi sarebbero vecchie ruggini fra i due giovani. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino