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ABANO (PADOVA) - Rocambolesco tentativo di spaccata, l'altra notte, ai danni del negozio "365 Bike Store" di via Romana Aponense, punto vendita di biciclette di alta gamma. I malviventi sono rimasti però a bocca asciutta. I dissuasori in acciaio installati di fronte all'entrata dell'attività commerciale hanno retto ai tre tentativi di sfondare la vetrina da parte di un furgone usato come ariete dai malviventi. I quali, vista la mala parata e l'entrata in funzione del sistema di allarme, si sono dati rapidamente alla fuga.
La dinamica
Oltre al primo mezzo, un veicolo adibito al trasporto di animali, la banda era arrivata a bordo di un'autovettura Dacia e di un altro furgone.
Nella notte
Il tentativo di spaccata ha avuto una dinamica degna di un film d'azione. Attorno alle 2 di notte, il primo furgone è piombato nel piazzale del negozio dopo avere abbattuto il cancello, seguito dal camioncino e dalla macchina che si sono posizionati vicino all'ingresso. Per ben tre volte, come detto, il furgone lanciato in retromarcia ha provato ad abbattere i dissuasori che hanno però assorbito l'urto. Nel corso di uno dei tentativi, l'impatto del retrotreno con le barriere in acciaio è stato così violento da scardinarne il portellone posteriore. Tutto questo mentre l'allarme del negozio risuonava fortissimo nel quartiere, svegliando alcuni residenti che chiamavano il 112. Pochi minuti dopo, una pattuglia dei carabinieri di Abano arrivava in via Romana. Ma i malviventi si erano già allontanati a tutta velocità.
Le ricerche
I militari dell'Arma hanno subito iniziato a battere a tappeto l'area circostante, fino quando si sono imbattuti nella Dacia bloccata al centro del sottopasso, certamente per sbarrare la strada a eventuali inseguitori. «I danni maggiori li ha subìti il cancello d'ingresso - racconta uno dei titolari del "365 Bike Store", da due anni in via Romana Aponense a seguito del trasferimento dalla vecchia sede in via Diaz -, oltre al dissuasore che ha retto all'urto ma è stato quasi divelto. È la prima volta che tentano di fare un colpo anche se un anno fa le nostre telecamere di sorveglianza avevano ripreso alcune persone che si aggiravano di notte attorno al negozio».
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