«Tennis sfrattato, una sentenza che ci danneggia ma noi andremo avanti»

Il centro tennis di Sopiazes
CORTINA D’AMPEZZO - Natale in agrodolce per i quasi 400 soci del Tennis Country Club Cortina. Se da un lato si parla di grande soddisfazione per l’imminente...

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CORTINA D’AMPEZZO - Natale in agrodolce per i quasi 400 soci del Tennis Country Club Cortina. Se da un lato si parla di grande soddisfazione per l’imminente inaugurazione della nuova Padel Arena, dall’altro c’è amarezza per l’ordinanza del Tribunale di Belluno che dispone una rapida restituzione del Centro sportivo alla società Sopiazes che a sua volta l’ebbe in concessione dal Comune di Cortina, legittimo proprietario del Centro. Chiusi i contratti e anche la volontà di andare avanti da parte della Sopiazes, oltreché del Comune che intende riappropriarsi di quell’area dove sorgerà anche la nuova pista di bob, il Tennis Country Club si vede ora messo alla porta dal giudice in accoglimento dell’istanza della Sopiazes e alla quale il Tcc aveva opposto resistenza, senza tuttavia spuntarla.


«Siamo amareggiati da questa sentenza - afferma Andrea Mantegazza, presidente del Tcc - che non protegge in alcun modo il Country Club ed i suoi associati, e non protegge la storia di un club glorioso e ancor peggio i tanti posti di lavoro che garantisce. Questa sentenza un po’ ce l’aspettavamo, per vai motivi e strane coincidenze, infatti i nostri legali sono già stati incaricati di presentare il reclamo. Se ci sentiamo come Davide contro Golia? Un po’ sì. Il giudice dice che la non riconsegna costituirebbe pregiudizio per la realizzazione delle opere olimpiche: ma quando mai? Non è corretto far passare questo messaggio. Anche nelle conferenze stampa di presentazione sulla ristrutturazione della pista di bob si è detto chiaramente e da più parti che non verranno toccati gli altri impianti esistenti anche grazie a modifiche al tracciato. Ma dirò di più: il Country ha sempre detto di essere favorevole alla nuova pista. Non possiamo essere in opposizioni con altri sport. A meno che, come dicono molti nostri soci, non sia una manovra, una scusa, per liberarsi della nostra associazione. Ripeto, a mio modo di vedere, quanto detto dal giudice di Belluno non corrisponde alla verità fattuale. Sono assolutamente certo del buon esito del reclamo».
Nonostante la controversia al Tcc gli investimenti vanno avanti, come se non ci fosse un ordine di sfratto imminente.
«Penso che la nuova Padel Arena - prosegue Mantegazza - sia una struttura davvero bella, che renda onore a Cortina che ancora una volta si propone come meta turistica all’avanguardia. Siamo orgogliosi di poter offrire a Cortina un servizio di eccellenza, di grande impatto turistico».
Il Padel ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni arrivando in pochissimo tempo ad avere un movimento con diverse migliaia di campi diventando una “mania” in città come Roma e Milano ma sostanzialmente in tutta Italia.
Insomma, Mantegazza non si arrende e prosegue nella sua attività parlando di «proiezione al futuro» guardando anche ai Campionati federali 2022.


«Nessun tipo di avversione - spiega il sindaco Gianpietro Ghedina respingendo illazioni sul presunti disaccordi con i gestori - ma solo la necessità di tornare in possesso dell’area che dovrà essere riqualificata anche con l’inserimento della pista di bob che, tra l’altro, non intaccherà la struttura. La nostra volontà è di rilanciare il tennis, ma per la futura gestione dobbiamo affidarci ad un bando pubblico, come da normativa di legge, altrimenti sarebbe un illecito». Insomma, il Tcc potrebbe benissimo parteciparvi.
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Il Gazzettino