Patavium, sfide all'ombra del "Tigre", il presidentissimo Gianfranco Destro

Gianfranco Destro
PADOVA - Una giornata sui campi in terra rossa  per ritrovare la grinta dopo i mesi difficili del coronavirus, ricordando l'esempio del presidentissimo. Il Patavium...

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PADOVA - Una giornata sui campi in terra rossa  per ritrovare la grinta dopo i mesi difficili del coronavirus, ricordando l'esempio del presidentissimo. Il Patavium ha voluto rinserrare le sue file così, con un torneo interno, in memoria dell'ex presidente, il Cavaliere della Repubblica Gianfranco Destro, scomparso dieci mesi fa per malattia, dopo una lunga personale lotta che ha condotto nello stesso modo che sempre gli era stato proprio nell'amata attività tennistica, così come nell'impegno politico, nelle file socialiste, tanto da meritargli il soprannome di Tigre. Superati i primi difficili momenti di sconforto, a prendere il timone del circolo è prontamente stata la figlia Barbara, che nell'inatteso incarico ha dovuto affrontare anche il non facile periodo passato per la sopraggiunta pandemia. La giornata di sfide ha riportato quindi sulla terra rossa di via Decorati al Valor Civile un'atmosfera di cui si sentiva molto la mancanza. Così Barbara Destro (foto) poco dopo le premiazioni: «E' stata una splendida giornata in compagnia di ottimi giocatori che nonostante il caldo estivo si sono sfidati con maestria, ed è stato un piacere assistere ad incontri avvincenti. Posso affermare che tutto si è svolto in modo impeccabile grazie al nostro vice presidente Marco Del Favero in collaborazione con i maestri Alessandro Bartolini e Oscar Marcolongo».




L'evento si è dovuto tenere naturalmente a porte chiuse e con le attenzioni sanitarie indispensabili. Il tabellone principale ha visto protagonista fino in fondo Gaetano Gison, che in finale ha trovato il fratello Paolo per uno scontro ad alto tasso di rivalità, come era inevitabile e giusto che fosse. Il tabellone B è stato invece vinto dalla sorpresa Maurizio Damato che ha sconfitto in finale Pietro Gorgone. L'occasione delle premiazioni è stata propizia anche per una festeggiamento interno che ancora non era stato possibile fare, per la nomina di Del Favero a Maestro FIT.

«Nonostante le difficolta nell'organizzare un evento nel rispetto dei protocolli COVID, con circolo a porte chiuse, mantenimento delle distante, buffet con alimenti monouso - spiega ancora Barbara Destro - la giornata in onore di mio papà si è svolta in modo piacevole e sereno. Abbiamo intenzione di organizzare altri eventi sempre in sua memoria e tutti a contributo libero con l'obiettivo di devolvere gli incassi, non appena l'importo sarà di una certa rilevanza, all'Istituto Oncologico Veneto IRC. Dopo che mio papà è mancato, l'impegno è stato di mantenere lo stesso ambiente sportivo che lui aveva creato: confortevole, accogliente, familiare dove tutti sono benvoluti, dai bambini agli ultra ottantenni, proprio come voleva lui, con spirito sano e allegro, in competizione ma con armonia».
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Il Gazzettino