TRIESTE - Tempestica magnetica in corso e domani ne è prevista una seconda, ancora più forte. Il Sole non vuole saperne di riposare: l'origine è in...
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«Quella in corso è una tempesta minore, di classe G1 nella scala da 1 a 5 che ne classifica l'intensità, ma domani ne è prevista una di classe G2», ha detto all'Ansa il fisico solare Mauro Messerotti, dell'Osservatorio di Trieste dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), consigliere per il meteo spaziale della direzione scientifica dell'Inaf e dell'università di Trieste. La tempesta magnetica, ha proseguito, è stata innescata dall'arrivo di una raffica veloce di vento solare, ossia il flusso di particelle emesso dalla nostra stella, scagliata da un 'canyon' gigantesco che si è aperto nella regione più esterna dell'atmosfera del Sole, chiamata corona. La struttura, che appare come una grande macchia scura, si estende per circa un milione di chilometri a partire dal Polo Nord del Sole verso Sud ed è larga circa 200.000 chilometri. È stata fotografata dall'Osservatorio Sdo (Solar Dynamics Observatory) della Nasa e appare scura perché emette meno radiazioni X e ultraviolette. Zone come queste si chiamano buchi coronali e in esse le linee del campo magnetico hanno una configurazione tale da accelerare il flusso di particelle emesse dalla nostra stella. In questo caso gli sciami di particelle viaggiano alla velocità di 600 chilometri al secondo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino